Dopo la riforma della Buona Scuola, ecco il videogioco che darà a tutti nuovi spunti su come maltrattare i professori a scuola.
Tutti sono a conoscenza di quanto sociologi, politici e associazioni varie, in tutto il mondo, siano addosso ai videogame, visti spesso come una perdita di tempo o il veicolo per traviare deboli menti e indurle a compiere ogni tipo di nefandezza.
Solitamente, ci ritroviamo in disaccordo con queste persone, che non mancano mai di fare di tutta l’erba un fascio, lasciando intendere che senza eccezioni videogiocare è deleterio e anzi, anzi, un pericolo per la crescita, in quanto sembrerebbero (secondo alcuni studi, puntualmente confutati da altri) in grado di deviare le menti, portando i giocatori a essere sempre più violenti.
Ricorderete forse il tanto discusso Hatred (andatevi a vedere questo articolo per saperne di più), un gioco davvero difficile da difendere, che porta il giocatore a massacrare masse innocenti. Beh, ci risiamo, e questa volta si tratta addirittura di un flash game, veramente scarno e dalla grafica basilare, che ci illustrerà come uccidere un insegnante.
Potremo incendiarlo, tagliuzzarlo, maltrattarlo come meglio potremo con tutto quello che avremo a disposizione nel piccolo ambiente di gioco, il problema è che non è nemmeno un gioco, non è richiesta alcuna abilità, si tratta solo di pescare oggetti sparsi sulla stanza e poi vedere l’alunno utilizzarli sull’insegnante… insomma al di là del discutibile senso della cosa, è difficile credere che questo “gioco” possa in qualche modo intrattenere qualcuno per più di tre minuti.
La stessa società sviluppatrice, Silver Games, avvisa i minori che il gioco è colmo di violenza e scene molto cruente, quasi come se queste disclaimer non invogliassero ancora di più un adolescente a provare il suddetto gioco…
Ovviamente, il titolo non poteva non attirare l’interesse dell’Osservatorio sui diritti dei minori e del suo presidente, il sociologo Antonio Marziale che dichiara: “È un passatempo che visto con gli occhi di un adulto può risultare scadente e deficiente, ma nella mente di un soggetto in età evolutiva può scatenare emozioni e reazioni pericolose”. Come dargli torto?
Il problema viene quindi sollevato nuovamente e, a causa di un gioco demenziale e privo di senso, che fa tornare ancora una volta i videogame nella spirale della disinformazione che coinvolge tutti i soggetti.
“I più recenti rilievi scientifici paragonano gli effetti dei videogame al consumo di sostanze tossicodipendenti, i giochi da smartphone esercitano sui soggetti di prima adolescenza un’influenza a livello cognitivo alta. Le ricadute, poi, sono pesanti anche sul piano educativo: i contenuti riducono ulteriormente la già traballante autorevolezza della scuola. I genitori devono collaborare in prima persona per fermare questa spirale violenta” prosegue Antonio Marziale e questa volta, non c’è davvero scusa che tenga dato che alcuni sviluppatori sembrerebbero riuscire a tirarsi la zappa sui piedi continuamente.
Ecco il link al gioco, dove potrete anche voi constatare la violenza, totalmente ingiustificata presente nel titolo.
Fonte: repubblica.it
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