Decisamente al passo con i tempi la storica console nipponica Super Nintendo, in quanto è riuscita a supportare il ray tracing. Tutto merito di un ingegnere informatico, tale Ben Carter, che si è appunto cimentato in questa impresa, facendo girare un software che sfrutta tale effetto visivo, che rende ancora più spettacolari agli occhi i giochi di ultima generazione. Nel dettaglio si tratta di una tecnica di rendering che riproduce l’effetto della luce nell’ambiente virtuale in maniera decisamente realistica. Sia chiaro, non si tratta di nulla di inedito ne di innovativo, ma solo di recente i gamer di tutto il mondo hanno imparato a masticare questo termine grazie alle schede video per pc più diffuse, ma soprattutto a Playstation 5 e Xbox Series X e S. Ben Carter racconta di aver lavorato a questo progetto per circa un anno, e che l’idea sia nata durante un altro progetto a cui stava lavorando e in parte ispirata da un suo amico definito dallo stesso “spaventosamente intelligente”.
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SUPER NINTENDO CON IL RAY TRACING: COSÌ È NATO IL CHIP SUPERRT
Di conseguenza è stato partorito il chip SuperRT, appunto il Super Nintendo capace di leggere il ray tracing: “Quello che volevo provare e fare – ha aggiunto l’ingegnere – era qualcosa di simile al chip Super FX utilizzato in titoli come Star Fox, in cui SNES esegue la logica del gioco e passa la descrizione di una scena a un chip nella cartuccia per generare le immagini”. La console Nintendo, ha fatto sapere ancora Ben Carter, a parte la custodia rimossa per fare spazio al cablaggio, è rimasta totalmente uguale all’originale. Dopo aver presentato il suo progetto sul sito www.shironekolabs.com/posts/superrt/ (correte a vederlo se siete curiosi di scoprire tutti i segreti di questo SuperNes potenziato), Ben Carter ha concluso dicendo: “Intendo pubblicare alcuni articoli che forniscano maggiori dettagli su come funzionano i singoli componenti nel prossimo futuro. Nel frattempo, però, se avete domande o pensieri, contattaci e farò del mio meglio per rispondere! Mille grazie a Matt, Jaymin, Rick e a tutti gli altri che hanno aiutato con consigli, ispirazione e supporto!”.