Super Smash Bros. For Nintendo 3DS è stata una grandiosa prova generale per il famosissimo picchiaduro targato Nintendo. Masahiro Sakurai ha saputo bilanciare nuovamente attitudini da party game e velleità tecniche, producendo un titolo riuscitissimo, senza dubbio il più frenetico di tutta la serie. La rissa sembra essere destinata a diventare ancora più chiassosa e affollata su Wii U, come dimostra una delle feature più chiacchierate di questa edizione. Stiamo parlando dell’introduzione degli scontri fino a 8 giocatori, una novità assoluta per la serie, che ha imposto quindi anche la creazione di quelle che sono le arene più grandi viste in un episodio di Super Smash Bros. Vale la pena spendere qualche parola per quanto riguarda questi stage: se già su 3DS erano impressionanti, su Wii U spremono al massimo le potenzialità della macchina, regalando in alcuni casi dei veri e propri tour di quelle che sono le location più memorabili della storia Nintendo.
Uno degli obiettivi più importanti di Super Smash Bros. è proprio quello di radunare quanti più giocatori possibili di fronte al televisore.
Ne è un esempio perfetto il villaggio di Oltrenuvola, qui fedelmente ricostruito, con le piattaforme che vi permetteranno di esplorarlo; quando passerete dietro la statua della Dea vi renderete conto che Nintendo non si è limitata a creare degli sfondi per i combattimenti, ma ha plasmato dei deliziosi mondi in miniatura. Vale poi qui lo stesso discorso già fatto per quanto riguarda giochi come Mario Kart 8: sarà anche un gioco della scorsa generazione, ma i colori , la definizione e la pulizia dell’immagine, la direzione artistica e la cura per il dettaglio rendono il gioco oggettivamente favoloso dal punto di vista visivo, e questo anche se Nintendo non è saltata sul carro dei 1080p.
I primi pareri sugli Amiibo sono stati piuttosto discordanti: nella fattispecie, i fan lamentano che la versione che verrà distribuita differisca molto dai prototipi che erano stati inizialmente mostrati
Tornando agli scontri a 8 giocatori, come è facile immaginare, si tratta di match incredibilmente confusionari, che abbassano il livello di bravura necessario per divertirsi. Sakurai ha più volte affermato come Super Smash Bros. non sia in alcun modo un picchiaduro per “pro gamer”, e la dimostrazione è in questa modalità, dove se siete dei neofiti vi basterà “spammare” il vostro attacco più potente e sicuramente guadagnerete qualche kill. La competizione non è l’unico obiettivo di Super Smash Bros e, al contrario, potrete anche cimentarvi nella modalità Classica con l’aiuto di un amico. Il bello di Smash Bros. è come ogni aspetto degli episodi precedenti sia stato ulteriormente raffinato ed espanso, andando a costituire una quantità straripante di attrazioni.
Il bello di Smash Bros. è come ogni aspetto degli episodi precedenti sia stato ulteriormente raffinato ed espanso, andando a costituire una quantità straripante di attrazioni.
Uno degli obiettivi più importanti di Super Smash Bros. è proprio quello di radunare quanti più giocatori possibili di fronte al televisore, proprio come ai gloriosi tempi in cui Internet era ancora lontano e il divertimento multiplayer era ancorato al salotto. Questo vuol dire che si può partecipare al gioco usando praticamente ogni tipo di controller: tra gli altri, il Game Pad, il Classic Controller, il Wii Remote, il pad del GameCube e anche il Nintendo 3DS. Quest’ultima opzione è sicuramente quella meno indicata, se contiamo che l’unico difetto della versione 3DS erano proprio i controlli, sacrificati e scomodi. Super Smash Bros., al contrario, sembra essere nato per essere giocato con un pad del GameCube, e se ne impugnate uno avrete un’immediata sensazione di familiarità. Nintendo è del resto ancora una volta maestra nel proporre sistemi di controllo dalla risposta immediata, che entrano subito in connessione con il giocatore, e che a distanza di anni da quando sono stati concepiti continuano a sembrare freschi e attuali.
La competizione non è l’unico obiettivo di Super Smash Bros e, al contrario, potrete anche cimentarvi nella modalità Classica con l’aiuto di un amico.
Non è l’unico lascito della leggendaria versione per GameCube: tornano infatti anche i match evento, una serie di combattimenti da sbloccare progressivamente muovendosi attraverso una griglia, che vi metteranno di fronte a delle sfide tematizzate. Ad esempio, dovrete combattere una mandria di Pokémon, oppure dovrete scontrarvi con quattro Link in una riproposizione di Four Swords, o ancora dovrete scatenare la furia dell’Attacco Smash di Pac-Man; non solo, questa modalità include anche delle sfide apposite per due giocatori.
Un’altra delle grandi novità di questa edizione per Wii U è il supporto alle statuine amiibo. I primi pareri su questi oggetti sono stati piuttosto discordanti: nella fattispecie, i fan lamentano che la versione che verrà distribuita differisca molto dai prototipi che erano stati inizialmente mostrati, che invece avevano stupito favorevolmente per quanto riguarda la ricchezza dei dettagli. Considerazioni da collezionista a parte, è il cuore tecnologico di questi oggetti in realtà a interessare veramente i giocatori, perché le statuine lavorano in collaborazione con il sistema di potenziamento e customizzazione già visto nella versione per 3DS. Come già visto su portatile, potrete infatti trasformare completamente un lottatore, sbloccando oggetti che ne personalizzeranno i parametri e gli permetteranno di ottenere attacchi diversi. Inoltre, combattendo, potrete salire di livello, e guadagnerete anche dei punti che aumenteranno le vostre statistiche. Tutte queste informazioni potranno essere contenute all’interno dell’amiibo corrispondente al personaggio, dandovi quindi la possibilità di portare sempre appresso il lottatore da voi modellato.
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