L’annuncio del ritardo nello sviluppo e quindi il dover posticipare l’uscita ha provocato una reazione estremamente umana.
Tutto si è svolto nel più recente appuntamento del live streaming Letter from the producer del team Square Enix che si occupa di Final Fantasy 14. In realtà non si tratta di un cancellazione o di un cambio di data epocale ma sicuramente per Naoki Yoshida, da 17 anni dentro Square Enix, deve essere stato un colpo all’autostima e all’orgoglio.
Un colpo tale che ha portato lo sviluppatore in pratica ad annunciare con le lacrime agli occhi durante lo streaming il ritardo di una manciata di settimane per Endwalker, la nuova grande espansione per il più recente capitolo di Final Fantasy, che uscirà a inizio dicembre.
Final Fantasy 14: “È la prima volta che mi capita”
Sarà che noi che raccontiamo lo sviluppo dei videogiochi dalla nostra postazione privilegiata abbiamo visto tanti titoli andare e venire, date essere disattese come promesse da marinaio. Ma abbiamo provato a metterci per un momento nei panni di Yoshida che lavora in Square Enix da 17 anni e che ha dichiarato apertamente che questa è stata la prima volta che si è trovato costretto a posticipare la data di qualcosa che era già stato ampiamente annunciato.
Ma non soltanto ha chiesto scusa per il ritardo ma si è anche preso in pratica tutta la colpa per il ritardo scrivendo in un lungo post: “il fattore più grande dietro il cambio di data d’uscita è stato il mio egoismo in qualità di director del gioco. Fin da quando sono stato messo a capo del Final Fantasy 14 originale, ho continuato lo sviluppo e le operazioni riguardanti Final Fantasy 14 per i passati 11 anni cercando allo stesso tempo sempre di trovare un equilibrio con la mia posizione come producer supervisionando il progetto e come director in capo allo sviluppo. Era mia intenzione lavorare in questa stessa maniera mentre il team raggiungeva le fasi finali dello sviluppo di Endwalker”.
Ed è stato proprio, continua Yoshida, questa volontà che Endwalker fosse il più perfetto possibile che lo ha portato a giocare e rigiocare qualunque piccolissima quest dell’espansione, “di conseguenza, siamo rimasti fermamente convinti di voler aggiustare anche le più piccole sfumature e assicurarci che la scrittura coprisse anche i punti più piccoli di questa storia vasta e intricata che si è svolta per i passati 11 anni dall’uscita del primo Final Fantasy 14 per assicurarci che tutti potessero godersi a pieno l’avventura di Endwalker. Purtroppo, la conseguenza è stata che abbiamo finito con il trovarci in una situazione in cui abbiamo tolto tempo agli ultimi controlli di qualità a causa di questo tempo passato a fare miglioramenti aggiuntivi”.
In pratica il team di Yoshida non ha seguito il primo precetto dei prodotti: fatto è meglio che perfetto. Mancando quindi i controlli finali sulla stabilità del gioco, che Yoshida nel suo lungo post definisce come una forma di qualità del gioco, si è deciso di posticipare di 2 settimane l’arrivo dell’espansione Endwalker. Due settimane: e Yoshida si è fatto vedere in pratica in lacrime mentre lo annunciava.
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Diversi studi di sviluppo dovrebbero guardare e riguardare questa Letter from the producer live e capire come ci si comporta quando si fanno promesse ai giocatori.