Un gruppo di sviluppatori di un videogioco molto apprezzato hanno fatto un attacco molto pesante alla comunità trans.
Il mondo dei videogiochi è sempre più variegato e stratificato, nonché pluralista. Grazie alle rivoluzioni tecnologiche di questi anni, infatti, sempre più persone hanno potuto sperimentare e provare a sviluppare qualche progetto in proprio. Certamente non parliamo di videogiochi tripla-A che hanno un budget stratosferico e sono tecnicamente quasi sempre impeccabili, ma ogni tanto esce una perla di rara bellezza anche dal basso. E sembrava proprio una perla il titolo sviluppato da Dolphin Barn, ovvero Dominus.
Il videogioco in questione permette di rivivere le antiche lotte gladiatorie in 2D e con una grafica a pixel, ma comunque molto curata e tesa al realismo. Il titolo è stato lanciato su Steam ricevendo tante recensioni estremamente positive da parte della community, che ne lodavano la grafica, il gameplay e l’atmosfera. Tuttavia, in modo improvviso, qualcosa è cambiato ed è stato semplicemente il caos per Dominus. Si è infatti scoperto che nelle patch, sulla pagina ufficiale del gioco e persino nel titolo in sé c’erano dei messaggi misogini e transfobici.
Immediatamente sono iniziate le recensioni negative per Dominus, che aveva come unica colpa quello di essere un buon gioco sviluppato da una persona non tanto a modo. Col tempo la situazione è peggiorata, Steam ha bloccato l’autore per un periodo, impedendo che potesse continuare a scrivere messaggi contro chi criticava le sue visioni. Insomma, un modo per ricordare tutti che l’attenzione dovrebbe essere sul videogioco. Dopo un po’ di tempo però, gli sviluppatori di Dolphin Barn hanno preso una decisione piuttosto singolare.
E’ stato comunicato che Dominus cambierà il proprio nome e diventerà Domina, passando quindi dal maschile al femminile. Gli sviluppatori giustificano questa scelta sostenendo che, proprio come per le persone, “È normale cambiare il sesso di un videogioco e non confondere nessuno”. Non solo, viene anche sostenuto come questa decisione sia figlia di uno stato di confusione, depressione e voglia di rivalsa, e che “Facciamo finta di essere un gioco completamente nuovo per ridiventare rilevanti”. Si tratta ovviamente di messaggi ironici, volti a criticare e ferire tutti coloro che attraversano il complesso viaggio di un cambio sesso. Se malgrado tutto valga la pena giocare o meno a Domina è una vostra scelta. Qui potete leggere un approfondimento storico su Assassin’s Creed Mirage, mentre in questo articolo riportiamo la fine di una causa legale contro Fortnite.
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