Swatting: preso di mira un meeting di appassionati di videogiochi

Brutta avventura per i partecipanti di un evento che si è svolto presso lo spazio Digital Press Video Games di Clifton, New Jersey, sabato sera… nessuno aveva idea che una tranquilla serata dedicata ai videogiochi potesse trasformarsi in un’operazione di polizia con tanto di squadre speciali!

Come sicuramente avrete già intuito si tratta dell’ennesimo episodio di swatting, di cui vi abbiamo parlato diverse volte negli ultimi mesi. Quest’ultima volta però la vittima non è un malcapitato giocatore di Minecraft o un professore ma un intero evento, con diverse persone presenti e una mobilitazione di agenti considerevole. Tutto si è svolto in un negozio dove si stava svolgendo l’evento mensile dedicato a un meeting di appassionati di videogiochi chiamati “NAVA” (North Atlantic Videogame Aficionados).

Frankie Viturello, Web Administrator di Digital Press, ha fornito a Kotaku un report dell’evento. Eccone un estratto:

“Tutto sembrava normale, finché alle 20:00 abbiamo notato alcuni agenti della polizia di Clifton sulla strada. Abbiamo pensato a qualche conflitto armato nei dintorni così abbiamo detto a tutti i partecipanti di non uscire, di stare distanti dalle porte di ingresso e a un certo punto anche di recarsi nel seminterrato. Quando la polizia non si è dispersa abbiamo iniziato ad ascoltare la loro radio (che cosa fantastica l’era digitale, puoi semplicemente scaricare un’app e ascoltare la radio della polizia). Abbiamo notato che parlavano dell’incidente ma non menzionavano il luogo. 

Dopo circa un’ora la polizia aveva sgomberato l’area e si era lentamente avvicinata al nostro stabile, fino a che abbiamo ricevuto una telefonata un po’ strana. Chi chiamava ha detto di essere un rappresentate dei vigili del fuoco e l’ordine era quello di mandare un impiegato a chiudere le tende delle finestre. […] Poco dopo un’altra telefonata della stessa persona ha dato istruzione di mandare un impiegato fuori e di farlo urlare ‘Fuggite, qualcuno ha una pistola!’ ed è stato a quel punto che abbiamo realizzato che qualcosa non andava”.

Joe Santulli, proprietario del negozio che ha ospitato l’evento (e curatore del nuovo museo Videogame History Museum che aprirà presto in Texas) ha telefonato alla polizia per spiegare cosa stava succedendo e negare la presenza di persone armate o ostaggi. A quel punto gli agenti sono entrati nello stabile armati di tutto punto e hanno preso le persone una per una, con le mani legate, per portarle fuori dal palazzo. Una volta confermato che non stava succedendo nulla di strano tutti sono stati liberati, anche se la tensione si è fatta sentire.

Tutto questo è successo a causa di una telefonata che segnalava la presenza di una situazione con ostaggi e delinquenti  proprio durante l’evento, ma non è ancora stato fermato nessun sospettato. Probabilmente è lo stesso che ha chiamato durante la festa spacciandosi per un Vigile del Fuoco… la polizia locale sta indagando per individuare il responsabile che, come sappiamo, per una simile bravata potrebbe trovarsi a scontare diversi anni di carcere.