God of War Ragnarok è probabilmente IL gioco del 2022 e secondo alcune letture gli spostamenti di date che abbiamo visto di recente servono a evitare di competere direttamente con questo mostro.
A parlare senza troppi giri di parole di giochi “spaventati” dai GOW è Tim Gettys del podcast Kinda Funny che racconta di aver parlato con diversi publisher e developer e di aver sentito più volte tirare in ballo proprio la maestosa esclusiva Playstation come causa di un cambio di data.
Non è difficile immaginare che God Of War Ragnarok finirà con il vincere, a meno di sorprese, il premio come gioco dell’anno e gli è stata anche data una uscita ideale per attaccare alla giugulare la stagione delle festività, momento d’oro per le uscite. E ora, dopo le parole di Gettys cominciamo a sentirci un po’ impreparati per quello che aspetta.
God of War fa paura e gli altri giochi si spostano
Spostare la data di uscita di un videogioco è una operazione che non può essere fatta senza riflettere attentamente e senza aver tirato fuori non una, non due ma almeno tre calcolatrici dato che il ritardo costa. Spostarsi per lasciare posto a un singolo gioco ha quindi senso? A giudicare da quello che racconta Gettys di KindaFunny sì. Il podcaster ha spiegato di aver ricevuto telefonate su telefonate da dietro le quinte di publisher e developer che hanno deciso di spostarsi, togliersi di mezzo e “lasciare a God of War Ragnarok il suo spazio“.
Eppure a giudicare dalla lineup che ci si prospetta per l’autunno inoltrato solo alcuni giochi si sono tolti di mezzo e su Twitter l’elenco tira in ballo Hogwarts Legacy, Bayonetta 3, Skull & Bones e Arkham Knights, tra gli altri. Tutti giochi che hanno una uscita nei pressi di GOWR. C’è poi, per esempio, Forspoken che è stato lanciato verso il 2023 a fare compagnia a Starfield. Cosa c’è di vero quindi nell’idea che i ritardi e le uscite spostate siano da attribuire al terrore per il successo scontato di God of War Ragnarok che rischierebbe di eclissare qualunque altra uscita?
Forse in parte alcuni developer, soprattutto quelli interni a Sony, hanno deciso di trovarsi un altro spazio per avere una chance in più di brillare, cosa che altri developer di altri publisher non pensano di dover fare e anzi si preparano alle cannonate.