Non pagare le tasse è il sogno di tutti e questa proposta di tasse azzerate pare proprio il sogno che si avvera: come potrebbe funzionare però e chi ne trarrebbe vantaggio?
I tagli alle tasse sono sempre cosa gradita perché nessuno vorrebbe separarsi dal denaro guadagnato con tanta fatica nel corso dei mesi. Ma sappiamo che qualunque Stato per reggersi e continuare a fornire alcuni servizi ai suoi cittadini deve chiedere in cambio qualcosa con gli stessi cittadini.
Ma, si potrebbe tentare di ridurre il carico fiscale fino ad eliminarlo del tutto ad almeno una porzione di popolazione, che potrebbe così magari essere stimolata a rimanere sul suolo nativo e produrre poi reddito anziché fuggire altrove? Un problema che accomuna l’Italia ad altri Paesi. Un problema che qualcuno ora prova a risolvere con una proposta estrema.
Come accennavamo da una parte c’è lo Stato che deve riuscire a mantenersi e a trovare il denaro necessario per pagare i servizi essenziali e gli stipendi a tutte le persone che lavorano nel pubblico impiego e che garantiscono quei servizi essenziali. Dall’altra però ci sono i lavoratori che si trovano a dover fare i conti ogni anno con la dichiarazione dei redditi.
E ogni anno puntualmente sembra che lo Stato si riprenda somme di denaro sempre più esorbitanti. Una condizione che è particolarmente difficile per le fasce di popolazione più giovani che magari hanno da poco cominciato a lavorare e che quindi non hanno da parte denaro che può in qualche modo aiutare a sostenere le tasse oltre che le spese.
Motivo per cui sono sempre di più quelli che fuggono all’estero, in cerca di un luogo dove si paghi meno e dove ci siano più occasioni. Il problema di chi fugge all’estero non c’è solo da noi. Per questo motivo guardiamo al Portogallo dove ci sarebbe in costruzione un progetto che taglierebbe del tutto le tasse a chi ha meno di 35 anni e guadagnano entro i 28 mila euro.
A partire dal secondo anno in poi di applicazione del progetto le tasse verrebbero lentamente reintrodotte ma in un modo tale da consentire comunque di poter trattenere buona parte di quello che si è guadagnato. Una mossa che dovrebbe servire ad evitare la fuga di chi, appena laureato, piuttosto che rimanere in Portogallo si trasferisce altrove, dove sa di poter guadagnare uno stipendio molto più sostanzioso e dove magari la pressione fiscale è ridotta.
Un’idea che potremmo forse importare anche da noi in Italia? Le politiche che sono state attuate nel corso degli ultimi governi, nonché quelle del governo attuale, hanno cercato in vario modo di sostenere le fasce di reddito più basse ma non si è mai parlato direttamente dei più giovani mentre potrebbe essere proprio questo il punto di vista che manca.
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