Hai appena acquistato un televisore ma il cavo che devi collegare è troppo corto? Nessun problema, la soluzione c’è ed è a basso costo.
Quando si acquista un televisore ad alta definizione per la prima volta, molti degli strumenti che sono utili a collegare dispositivi alle varie porte magari vi saranno ignoti. Immagino lo spaesamento di chi cerca l’attacco per il cavo composito del videoregistratore e trova al suo posto una porta HDMI. I televisori di nuova generazione, infatti, possiedono porte usb per collegare chiavette e porte DVI e HDMI per collegare vari dispositivi come computer, console da gioco, lettori bluray e così via.
La gestione della cavistica può essere complicata in base alla posizione della presa e a quella che avete scelto per il vostro tv. Se ad esempio avete deciso di appenderlo a muro, i cavi saranno visibili ed è opportuno installare una canaletta che vi permette di mantenerli ordinati e celati alla vista. Il problema maggiore, però, quando appendete il televisore a muro è che i dispositivi che volete collegare saranno probabilmente distanti dal mobile sul quale li poggiate. Questa distanza potrebbe rendere troppo corto il cavo HDMI venduto insieme al dispositivo in questione. Come possiamo risolvere questo problema?
Il cavo HDMI è troppo corto? Ecco come possiamo risolvere il problema a basso costo
Nella maggior parte dei casi la soluzione è l’acquisto di un altro cavo HDMI. Se avete preso una tv di ultima generazione ve ne servirà uno che supporti il 4k (o l’8k) e dunque per un passivo (ovvero un cavo che serve solo a trasportare il segnale) la lunghezza massima consigliata è di 5 metri. Superati i 5 metri di lunghezza la qualità del sonoro e delle immagini potrebbe peggiorare e dunque rovinare l’esperienza visiva e uditiva.
Una possibile soluzione in caso di distanza superiore ai 5 metri è l’acquisto di un cavo HDMI attivo, ovvero che ha al suo interno degli amplificatori di segnale che evitano il degrado dello stesso. Tuttavia questi cavi hanno degli inconvenienti: hanno bisogno di un’alimentazione dedicata, sono più spessi e meno flessibili di quelli passivi e costano ovviamente di più.
Un’altra soluzione potrebbe essere l’acquisto di uno splitter amplificatore HDMI. Questo permette di inserire due cavi HDMI, uno in inputo e l’altro in output e dunque di aumentare la copertura della distanza senza che si perda la qualità del segnale. Questi possono inoltre servire per splittare l’immagine e dunque per inviare il segnale in contemporanea a due schermi. Infine consentono anche lo scaling delle immagini: qualora il vostro tv supporti il 2K e il dispositivo a cui è collegato invii segnali in 4k, lo splitter adatta naturalmente l’immagine alla definizione minore del monitor.