Quanto è alto l’inquinamento della Terra? Una domanda alla quale i ricercatori hanno provato a dare una risposta. Il dato è davvero preoccupante
Le stime dell’impatto dell’uomo su un preciso ambiente possiede dei limiti nel momento in cui si va a fotografare il livello di contaminazione di una precisa area. Infatti, è più facile stimare l’impatto che l’uomo causa sull’ambiente quando realizza infrastrutture o allevamenti, piuttosto che capire quali siano le conseguenze che possono avere su un habitat delle attività precise come quelle della caccia. Ma a che punto è l’inquinamento della Terra?
È una delle domande che molti si pongono, quella che riguarda la Terra e quanto l’uomo sia stato invasivo su di essa. Purtroppo la risposta è davvero spaventosa. Sembra infatti che, secondo i risultati ottenuti da un team di ricercatori sulle pagine di Frontiers in Forest and Global Change, solo una percentuale pari al 3% della superficie terrestre può essere considerata ancora intatta.
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L’inquinamento della Terra è a livelli altissimi secondo i ricercatori
I ricercatori, per valutare se un determinato ambiente risulti ancora integro, affermano che devono essere tenuti in considerazione diversi aspetti. Si tratta di elementi come assenza di modifiche antropologiche (l’uomo), abbondanza e mantenimento del numero della specie. In questo modo, raccogliendo tutti i dati dell’impatto umano insieme a quelli della riduzione della specie, i ricercatori sono riusciti a trovare pochissime aree intatte. Infatti, solo il 2,9% della superficie terrestre può essere definita tale. Infine, concludono gli autori, che attraverso la reintroduzione controllata e guidata di alcune specie, la percentuale di queste aree potrebbe aumentare fino arrivare al 20%.
Per provare a spiegare meglio il concetto di intatto, gli autori si avvalgono degli standard utilizzati per le KBA (Key Biodiversity Areas). Infatti questi spiegano che, una comunità ecologica, può essere considerata intatta nel momento in cui al suo interno sono presenti le specie adatte per quell’ecosistema in particolare. In tale studio viene preso come anno di riferimento il 1.500, lo stesso periodo che viene considerato dalla stessa Lista rossa dell’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura.
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I dati che provengono dalla letteratura, che affermano di trovarsi di fronte ad una fascia compresa tra il 20% e il 40%, non mostrano appieno la situazione. In base a ciò, gli scienziati hanno deciso di considerare l’integrità di un area utilizzando uno dei criteri utili per identificare una cosiddetta KBA. Si tratta di un’area molto importante ed utile per la conservazione della biodiversità. Il criterio che viene utilizzato in questo caso fa riferimento al concetto di un sito del tutto integro. Cosa significa? Un’area in cui la composizione, l’abbondanza e le interazioni delle specie native sono ancora intatte.
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