Si allunga la triste lista degli studi che, per un motivo o per l’altro, non esistono più. In questo caso il doppio annuncio porta via anche la speranza di sequel per alcuni titoli che avrebbero meritato di più.
Non sembra esserci per ora nessuna soluzione che impedisca agli studi di sviluppo di crollare e sparire. Questo 2024 ce lo ricorderemo davvero a lungo proprio come uno degli anni più brutti per i team di sviluppo di ogni dimensione.
Grandi e piccoli, indipendenti o parte di enormi megastrutture, non sembra esserci spazio per tutti e soprattutto non sembra esserci spazio nel portafoglio per tutti. E accanto alle maestranze che devono reinventarsi o cercare altrove una nuova casa c’è anche tutto quello che perdiamo in termini di videogiochi che non riceveranno mai più un seguito.
Con gli ultimi due, finora almeno, studi che chiudono diversi giochi non avranno nessun altro nuovo capitolo. Ed è un peccato.
Studi chiudono e questi giochi rimarranno senza sequel
Ogni volta che uno studio di sviluppo ha problemi e questi problemi portano alla chiusura c’è sempre una grande dose di amarezza in chi deve dare le notizie. Da una parte c’è la consapevolezza che tante persone di talento devono trovare un’altra casa e poi la consapevolezza che molti dei titoli prodotti non avranno più novità da darci.
È il caso per esempio di alcuni giochi di Tequila Works come il tenerissimo Rime, che ricorda da vicino la poesia di Ico, e l’altrettanto bello Gylt, uscito quest’anno su Nintendo Switch e che sembra raccontare una storia simile a Requiem. Ora però Tequila Works non esiste più. Lo studio spagnolo ha infatti dichiarato fallimento. Oltre a Tequila Works al centro di brutte notizie c’è anche Jumpship.
Il problema, come raccontato anche da un post pubblicato dal fondatore del team di sviluppo Dino Patti, sembra essere stata (anche) la partnership con thunderfull che avrebbe a quanto pare cambiato il proprio modello di lavoro andando a toccare anche i developer di Jumpship.
Questo significa, prosegue il post di Patti, anche niente seguito spirituale del bellissimo Somerville, un progetto su cui il team di sviluppo stava lavorando dal novembre del 2022. Per motivi diversi e insieme molto simili, quindi, abbiamo perso in un colpo solo almeno due nuovi giochi che avremmo invece voluto esplorare da vicino.
La situazione per i team di sviluppo grandi e piccoli continua ad essere piuttosto complessa. In qualità di giocatori, tutto quello che possiamo fare è sostenere, con gli acquisti, le produzioni che meritano di essere sostenute. E se ci permettete una piccola nota polemica, magari lasciando da parte per almeno una mezz’oretta i grandi colossi come Call of Duty (di cui dovete anche conoscere il nuovo regolamento) e Fortnite.
Per quanto possano essere belli, per quanti contenuti possano esserci, possono rimanere a secco per qualche ora mentre voi, invece, scoprire tutte quelle piccole pietre preziose che altrimenti rimangono lì sullo sfondo.