The Callisto Protocol delude: Krafton perde il 16%, investitori dubbiosi

The Callisto Protocol non sta dando i risultati che tutti speravano, e Krafton sembra aver risentito pesantemente dei voti ricevuti dalla critica e dai videogiocatori.

Sulle spalle di Jacob Lee pesava un fardello assai gravoso, forse anche troppo. Il protagonista del nuovo gioco horror sci-fi era chiamato in qualche modo a superare Isaac Clarke, sua controparte nell’universo di Dead Space. E mentre la saga di EA ha un segnalino ben pizzato e visibile nella storia dei giochi horror, tanto da star meritando un remake, The Callisto Protocol aveva tutto da dimostrare per cercare di lascare la propria di traccia. Ma non ci è riuscito, non del tutto almeno.

Il titolo è stato lanciato sul mercato con davvero tantissimi problemi, che hanno inevitabilmente rovinato l’esperienza di tanti videogiocatori. Come vi abbiamo riportato, mentre su Playstation 5 il primo titolo di Striking Distance gira piuttosto bene, su Xbox le cose si fanno complicate e fino a qualche ora fa erano semplicemente disastrose su PC. E questo sta causando dei problemi a Krafton.

The Callisto Protocol delude gli investitori

Krafton ha agito da publisher per la prima opera di Striking Distance, scommettendo alla grande su Glen Schofield e il suo team. Purtroppo al momento l’investimento non sembra star dando proprio i frutti sperati. Come fatto notare dal noto analista Serkan Toto, CEO della compagnia di consulenza giapponese Kantan Games Inc., le azioni di Krafton sono scese in seguito al lancio del titolo sul mercato, non salite.

Le azioni di Krafton hanno chiuso il 2 dicembre 2022 a Seul con un calo dell’8,41% del proprio valore. Un risultato che, per l’analista, è figlio del “punteggio Metacritic di circa 70 punti, apparentemente troppo basso per gli investitori di Krafton, che speravano che l’IP potesse diventare un nuovo pilastro per l’azienda”, ha scritto Toto. Il giorno dopo le cose sono peggiorate, con lunedì 5 dicembre 2022 che vede le azioni di Krafton abbassarsi di un altri 8.44%. “Si tratta di una vera e propria batosta”, commenta l’esperto.

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