The Callisto Protocol è un videogioco che trae ispirazione da Dead Space. Ma, dopo esserci guardati la terza puntata della docuserie pubblicata sul canale YouTube PlayStation e dedicata proprio a questo nuovo passo nel terrore costruito da Striking Distance Studios dovremmo tutti quanti collettivamente smetterla solo di percepire questo videogioco come un derivato o una sorta di propaggine.
Tutte le puntate che sono state finora pubblicate e che raccontano la genesi di questo videogioco che si appresta a diventare una pietra miliare non solo nella storia del genere horror ma in generale nella storia dei videogiochi sono interessanti. E nel terzo episodio, in particolare, abbiamo colto una differenza sostanziale con Dead Space.
Se poi questa differenza sostanziale sia o meno un passo avanti o un passo indietro probabilmente lo decideranno i giocatori e le giocatrici che avranno il coraggio di premere play ma non si può negare che The Callisto Protocol non è solo un aggiornamento di Dead Space.
È sempre molto affascinante quando gli sviluppatori di un gioco, che sia uscito o meno poco conta, raccontano ciò che secondo loro c’è dentro il lavoro fatto. Per il nuovo videogioco prodotto da Striking Distance Studios ci sono alcune parole chiave: brutalità, atmosfera, attenzione, impotenza, umanità.
Lasciamo a voi l’ascolto e la visione di tutto il documentario ma vorremmo focalizzare la vostra attenzione su ciò che succede intorno al minuto 7. Scott Whitney, creative director di Striking Distance Studios dice infatti: “Una delle cose che volevamo fare con The Callisto Protocol era raccontare una storia semplice con personaggi complessi. Volevamo personaggi che cambiassero, crescessero, che fossero all’interno di un percorso emotivo”. E più avanti sottolinea come un elemento fondamentale fosse creare personaggi con cui il giocatore riuscisse a creare un rapporto di empatia.
E parte di quello che differenzia il gioco prodotto da Striking Distance Studios dall’originale Dead Space è anche la qualità degli attori scelti per impersonare i protagonisti della vicenda. La coppia composta da Josh Duhamel che interpreta Jacob e Karen Fukuhara che invece interpreta Dani Nakamura risulta particolarmente convincente come altrettanto convincente è l’interpretazione portata all’estremo artistico da Sam Witwer. Quello che si prospetta per i giocatori e le giocatrici che avranno il coraggio di salire sulla stazione spaziale è quindi non semplicemente un gioco che ha l’unico scopo di spaventare con corpi dilaniati o orrendamente sfigurati ma un videogioco costruito con fondamenta solide e molto cinematografiche.
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