Striking Distance Studios sta per farci morire tutti di terrore con The Callisto Protocol ma intanto possiamo ingannare l’attesa e allenarci alla paura con Helix Station, un esperimento quanto mai affascinante.
Il videogioco erede spirituale di Dead Space è previsto per l’inizio del prossimo mese e per entrare nell’ambientazione tetra e senza ossigeno il developer e il publisher hanno pensato a qualcosa di nuovo ma non del tutto rivoluzionario. Solo poco visto.
Un podcast. O meglio, un racconto che si dipana su sei episodi sotto forma di podcast. Il passaggio tra videogiochi e altrti medium non è nuovo, del resto basta pensare ai vari libri e audiolibri dedicati a Warhammer o ad Aliens, per restare nella stessa vena spaziale, ma ancora non ci era capitato di vedere un prequel ufficiale non giocabile in grado però di far accapponare la pelle con la sola potenza recitativa e della colonna sonora.
The Callisto Protocol Helix Station, rumori dallo spazio profondo
L’anno è il 2320. Percy e Kane, cacciatori di taglie esperti, si trovano a inseguire un fuggiasco sulla Helix Station che, come tanti esperimenti umani, da paradiso per i viventi è diventata inabitabile. E Percy lo sa più che bene. Questo l’incipit del prequel tutto da ascolta del grande gioco di Striking Distance. Un prodotto di qualità che abbiamo ascoltato con piacere e che crea una atmosfera ideale. Al momento sono disponibili i primi due episodi in cui c’è già modo di valutare le performance di Gwendoline Christie e Michael Ironside.
Se questi nomi vi dicono poco vi ricordiamo che Christie è stata Brienne in Il Trono di Spade, Phasma nella terza trilogia di Star Wars e Lucifer Morningstar in The Sandman mentre Ironside è la storia voce di Sam Fisher. A questa coppia dal pedigree indiscutibile si aggiungeranno poi altri nomi di pregio come Cassandra Blair e Sam Littlefield, visti rispettivamente in Westworld e The Leftovers.
Un prequel che non si può giocare sembra una scelta sciocca ma The Callisto Protocol Helix Station è un racconto intelligente e un modo immersivo, anche se non interattivo, per entrare nel mondo del gioco Striking Distance. Ed è talmente buono anche senza che siate fan del titolo horror a zero G che speriamo altre produzioni tentino la stessa via. Se volete provare il brivido, il podcast lo trovate qui.