Ubisoft e Massive Entertainment stanno pensando a modi che potrebbero rendere possibile l’arrivo del PTS, il server pubblico di prova che debutterà su PC il 22 settembre, anche sulle versioni Xbox One e PS4 di The Division.
Al momento, spiegano gli sviluppatori, ciò non è possibile a causa della natura “parzialmente instabile” degli aggiornamenti che verranno forniti tramite questo server di test.
“Per pubblicare un aggiornamento su una console, dobbiamo passare attraverso un processo chiamato certificazione, durante il quale l’update deve essere testato e rispettare un elenco di requisiti in modo da garantire un’esperienza di gameplay d’alta qualità”, si legge in un post sul forum ufficiale del gioco.
“A causa della natura del PTS, sarebbe molto difficile per noi pubblicare update regolarmente e rapidamente su console come sarà su PC”.
In ogni caso, lo studio svedese è al lavoro per “trovare modi” per portare la funzionalità anche su console in futuro.
Con l’aggioramento 1.4 in arrivo, Massive promette di mettere una pezza quasi su tutto, e dare ai giocatori tanti motivi per riprendere in mano il titolo.
Vediamoli per punti:
- I nemici sono spugne in grado di assorbire troppi danni, rendendo la vita difficile a chi non ha ancora un elevato DPS. In particolare nella Zona Nera, dove dopo il livello 30 il gioco inizia ad essere frustrante. Massive lavorerà su questo andando a manipolare il Time to Kill relativo a questi png.
- La differenza tra le varie difficoltà di ogni missione è troppo alta, pertanto Massive lavorerà su questo. Ora le missioni avranno dei nemici bilanciati in base all’equipaggiamento che si ha. Ovviamente questo andrà ad influire sul loot ottenuto, ma in ogni caso la difficoltà Eroica esisterà solo per le incursioni.
- Tutti i nemici ora sono in grado di dare ogni tipo di oggetto. Teoricamente tutto è ottenibile ad ogni drop.
- Nella Zona Nera, i nemici Boss torneranno ad aggirarsi nel PvE.