La stretta di Ubisoft attorno ai cheater di The Division comincia a farsi sentire grazie a un’ondata di 30.000 account sospesi.
Con circa 3.800 permaban e migliaia di sospensioni temporanee, la società ha finalmente cominciato a mantenere la parola data poco tempo addietro. Ora, i potenziati sistemi anti-cheater permettono ai tecnici di poter identificare nel minor tempo possibile delle nuove minacce, così da poter intervenire tempestivamente, senza che l’esperienza videoludica dei giocatori corretti venga guastata.
Inoltre, il team ha dichiarato che non si lascerà intenerire e le prossime sospensioni comprenderanno sempre più permaban nel caso dei cheater che non avranno così una seconda chance per poter tornare a sfruttare gli exploit presenti in The Division.
Con questi nuovi provvedimenti, Ubisoft vuole anche assicurarsi che il lancio del DLC a pagamento “Underground” avvenga su Xbox One nella maggior tranquillità possibile; 30 giorni dopo, anche PC e PlayStation 4 potranno usufruire di tale update.
Fonte: GameSpot