The Last of Us Remastered: un fotografo di guerra ci mostra le potenzialità della modalità foto…

The Last of Us Remastered, versione rimasterizzata per PS4 del noto titolo Naughty Dog, è dotato di una particolare “modalità foto” che permette di bloccare l’azione per catturare degli screenshot da condividere online.

Una funzionalità interessante sui cui il TIME ha deciso di speriamentare, assumendo un fotografo di guerra con il compito di documentare le scene di combattimento del gioco.

Ashley Gilbertson, questo il nome del fotografo ha poi riportato un articolo con le sue esperienze, di cui vi riassiumiamo i punti più interessanti:

“Il TIME mi ha chiesto di lavorare come fotografo all’interno di The Last of Us Remastered, un gioco in cui le persone che sono state infettate diventano pericolose. Il gioco fornisce l’accesso a una vasta gamma di armi e a una “macchina fotografica virtuale” per documentare le proprie azioni.
Il mio approccio con The Last of Us Remastered è stato quello di affontare ogni livello e giocare la situazione che mi si presentava per ottenere uno scatto interessante.
È praticamente quello che faccio nella vita reale, ma mi è risultato più difficile perchè per ottenere lo scatto necessario ho dovuto combattere, tagliare la testa alle persone, sparare a bruciapelo o lanciare bombe. Se fallivo venivo morso e ucciso e ciò mi avrebbe costretto a riavviare il livello.
Inizialmente ho giocato da casa, ma dopo un breve periodo trascorso a giocatore ho cominciato a sentirmi male; quando documento la guerra lo faccio con una macchina fotografica, non con una pistola.
Mi sono trasferito negli uffici del TIME e ho chiesto a un collegata di prendere il controllo del gioco al posto mio, dedicandomi solo alle fotografie proprio come faccio nella vita reale: qualcuno affronta i combattimenti al posto mio e io scatto fotografie.
Se però in una giornata di lavoro normale, scattare la fotografia perfetta è questione di un istante, in gioco ho potuto fermare il tempo e sperimentare per ottenere lo scatto perfetto.
In sostanza con questo lavoro ho imparato due cose: il lavoro che faccio è un antidoto al tipo di intrattenimento rappresentato da questo gioco e che io faccio schifo a giocare ai videogiochi.”

In allegato potete vedere le sue immagini pubblicate.

Fonte: Polygon

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