The Last of Us: Remastered – la recensione

Azione, avventura, esplorazione, elementi survival. Sono questi gli ingredienti di The Last of Us, anche se alle fine sono le emozioni il piatto forte del capolavoro Naughty Dog uscito nel 2013 in esclusiva su PlayStation 3. Emozioni vissute e quindi trasmesse al giocatore da Joel e da Ellie, i due protagonisti del gioco. E questa è la loro storia ambientata in un futuro postapocalittico, dove l’umanità è stata messa in ginocchio da un’infezione: chi si ammala diventa un mostro deforme assetato di sangue e i pochi sopravvissuti si uccidono a vicenda per contendersi cibo e munizioni.
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La risoluzione nativa ora è FullHD 1080p, mentre il frame rate passa da 30 a 60fps quasi sempre stabili.

The Last of Us è stato l’omaggio di Naughty Dog alla generazione PlayStation3, ed è anche il titolo del suo debutto sulla next-gen PS4. Questa edizione Remastered non tocca nulla della storia che ha conquistato milioni di giocatori. Troviamo quindi il single player con visuale in terza persona che già conoscevamo, dove si dovrà avanzare nel gioco controllando principalmente Joel, risolvendo enigmi, cooperando con Ellie e raccogliendo oggetti per costruire armi improvvisate in un mix di azione e furtività. Poi c’è la parte multiplayer competitiva, anche questa immutata, con tre modalità per un massimo di otto giocatori. Quindi i DLC usciti su PS3, che qui non sono da acquistare a parte. Abbiamo dunque Left Behind, da giocare rigorosamente dopo aver completato la trama principale e che racconta la storia di Ellie e della sua amica Riley, e poi Territori Abbandonati, che invece aggiunge quattro mappe alla parte multiplayer.

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Quel che è cambiato invece è il comparto tecnico, giustamente adeguato a un debutto su next-gen. La risoluzione nativa ora è FullHD 1080p, mentre il frame rate passa da 30 a 60fps quasi sempre stabili. Ma è presente un’opzione che permette di eliminare le variazioni di fluidità bloccando il frame rate a 30fps; in questo caso aumenta anche il dettaglio delle ombre. A nostro avviso comunque è molto meglio godersi il gioco iperfluido a 60 fps per così dire “variabili”.

A chi vedesse questo remaster come una mera operazione commerciale vogliamo ricordare che PS4 non è retro compatibile con PS3.

Ovviamente è aumentata la qualità delle texture e le immagini hanno una pulizia e una definizione sconosciute alla versione PS3. Il mondo di The Last of Us prende vita come mai prima d’ora grazie alla potenza di PS4… e ciliegina sulla torta sempre sul disco di gioco troviamo il Making of, i commenti dei produttori e degli attori, la modalità foto per immortalare i momenti migliori della propria avventura e infine un livello di difficoltà aggiuntivo e iperrealistico per i giocatori alla ricerca di una vera sfida. Tutto questo per un esborso di circa 50 euro.
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A chi vedesse questo remaster come una mera operazione commerciale vogliamo ricordare che PS4 non è retro compatibile con PS3. E tanti utenti passati alla nextgen PlayStation da altre console non avrebbero mai avuto occasione di giocare questo titolo, se non grazie a questa riedizione! The Last of Us Remastered si rivolge chiaramente a loro, cioè ai nuovi utenti, che potranno mettere le mani su una delle migliori produzioni videoludiche in circolazione. Mentre per chi l’avesse già giocato e finito, il semplice restyle grafico non giustifica a nostro avviso l’esborso.

Nel primo caso questa edizione Remastered con grafica nextgen e DLC inclusi è un vero affare a soli 50 euro. E si merita senza ombra di dubbio il massimo dei voti.

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