Si può essere incentivati a vivere in un posto piuttosto che in un altro dal clima o dalle opportunità: in queste città sei pagato per vivere con un incentivo vecchia maniera: 700 euro al mese.
Scegliere dove andare a vivere non è quasi mai una scelta facile. Tante persone rimangono nella città dei propri genitori o dei propri nonni.
Altri decidono di partire all’avventura in cerca del proprio posto nel mondo. Se stai cercando anche tu un luogo per una nuova avventura forse potresti provare in questa città italiana dove il comune paga i suoi futuri nuovi cittadini. Sul piatto ci sono 700 euro al mese per almeno 5 anni. Se sei pronto con le valigie puoi muoverti anche subito.
Pagato per andare a vivere in questa città? Si può fare
Con tutte le nuove professioni che esistono e soprattutto che possono essere portate avanti senza trovarsi fisicamente all’interno di un ufficio, e quindi senza vivere necessariamente in una città specifica, l’idea di trasferirsi per cambiare aria non è così difficile.
Certo però il trasferimento può risultare molto costoso. A meno che tu non decida di andare a vivere in uno dei piccoli centri che compongono il Molise. La Regione ha infatti avviato un progetto che si chiama reddito di residenza. Questo progetto punta a stimolare i piccoli comuni poco conosciuti e quindi poco popolati e offre 700 euro al mese alle famiglie che tentano questa avventura.
Ci sono alcuni requisiti che occorre mantenere per un periodo di tempo minimo ma se la tua idea è quella dell’autoimprenditorialità forse proprio i piccoli centri del Molise possono fare al caso tuo. Il reddito di residenza è infatti rivolto a chi apre una attività nel centro in cui va a trasferirsi e lo mantiene per almeno 5 anni.
Per poter fare richiesta tutto quello occorre fare è inviare una domanda via pec all’amministrazione regionale. Il progetto assomiglia anche ad un altro incentivo che invece si trova in diverse località della Calabria. La Regione ha per esempio stanziato fino a 28 mila euro per i giovani under 40 che decidono di trasferirsi nei centri abitati con meno di 2 mila persone. Un sostegno che assomiglia ai bonus che conosciamo ma rivolto ai giovani.
Si tratta di un progetto che quindi punta a attirare nuovi futuri cittadini che possono avere anche interessanti idee imprenditoriali per rivitalizzare i piccoli centri. Questo genere di incentivi, anche solo con questi due esempi interessanti (e che non sono gli unici) dice molto su quanto il nostro Paese potrebbe essere composto da una rete di piccoli centri da trasformare in oasi per le nuove professioni o per chi ha una idea imprenditoriale e vuole qualcuno che assista nella realizzazione. Un doppio stimolo che può davvero dare anche più spazio alle regioni del sud per quella loro parte che non è una facile meta turistica.