Per alcuni, una conferma. Ufficiale. Per altri una gradita sorpresa che spiega uno dei motivi per cui Apple sia tornata (dagli iPhone 12 in poi) a grandi livelli, almeno per ciò che riguarda il comparto fotografico.
E’ stato lo stesso Tim Cook a divulgare la buona novella, svelando un qualcosa molto vicino a un segreto, non per tutti ma per molti sì.
Apple utilizza i sensori di immagine Sony nei suoi iPhone come parte del tour dei fornitori del CEO in Giappone. Come si suol dire, ora è ufficiale: “Collaboriamo con Sony da oltre un decennio per creare i sensori per fotocamera leader a livello mondiale per iPhone“, ha twittato Tim Cook con tanto di ringraziamento a Kenichiro Yoshida, CEO di Sony, per avergli mostrato la struttura di Kumamoto. Una foto del post mostra allo stesso numero uno di Apple lo smartphone della sua azienda, che ha provocato delle ilarità nei commenti sottostanti.
Non è comune che Apple sveli i suoi segreti, nemmeno quelli simili a quelli di Pulcinella, che sanno tutti ma che una determinata azienda non dice. Non a caso Cupertino è un autentico bunker, le specifiche dei componenti hardware che entrano in ogni iPhone un qualcosa di metafiso, colpiscono dunque i post di Tim Cook, se non fosse per una aperta conferma che Apple ha utilizzato i sensori della fotocamera Sony per oltre un decennio. Il portale stesso del colosso di Cupertino tende sempre e solo a elencare solo le specifiche della fotocamera di ciascun iPhone, come risoluzione, apertura e campo visivo, piuttosto che i componenti specifici utilizzati.
Tuttavia, nell’era della fotografia computazionale, le specifiche dell’hardware hanno avuto la tendenza a essere meno importanti. Da qui forse l’apertura di Tim Cook. Sono numerosi report e le voci del settore nel corso degli anni hanno indicato l’utilizzo da parte di Apple dell’hardware Sony. Il Wall Street Journal ne parlava addirittura dal 2015, in occasione dei due sensori Sony nell’iPhone 6 e che i precedenti smontaggi di iFixit facevano espressamente riferimento a specifici numeri di modello Sony. L’azienda giapponese è considerata non solo leader nel mondo dei gaming ma anche nel mercato dei sensori di immagine, detenendo il 44% della quota di mercato per i sensori di immagine CMOS a partire dallo scorso anno, come osserva Nikkei Asia. Samsung “solo” seconda, con una quota di mercato 18,5%. Fatto sta che la visita di Tim Cook a Sony vuole dire due cose: un segreto svelato, ma anche che presente e futuro sarà all’insegna della collaborazione fra le parti.
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