Tim Cook presenta iPhone 6s e S Plus

Come prevedibile, Apple ha presentato i nuovi iPhone, iPhone 6S ed S Plus. Lo slogan è ambizioso: “l’unica cosa che abbiamo cambiato è tutto“, mentre l’aspetto è quasi identico al precedente, al di là del fatto che sono disponibili versioni colorate. È stata usata una nuova lega di alluminio per i materiali, ma soprattutto è l’evoluzione del touch che colpisce: si passa dal vecchio multi-touch al 3D touch. Cosa cambia? Che questa volta oltre alle gesture viene riconosciuta anche la pressione applicata al display, cosa che cambierà completamente il modo di interfacciarsi con lo smartphone.

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Per sfruttare al meglio il 3D touch è stato introdotto un nuovo sistema di feedback tattile, più veloce e preciso di quello implementato fino a ora.

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Durante la demo, viene mostrato come il 3D Touch si integra con le app, per esempio consentendo di effettuare azioni ancora prima di aprire l’app stessa, semplicemente a seconda di come si preme sull’icona, per esempio accedendo direttamente alla funzione selfie della videocamera, senza doverla aprire e poi cliccare sul tasto apposito, o decidendo se accedere al feed di instagram piuttosto che direttamente alla funzione per pubblicare una nuova immagine.

Il chip che anima tutto è A9, 70% più veloce di A8, mentre sotto il profilo grafico l’incremento di prestazioni è del 90% (sempre secondo benchmark non specificati). Anche la videocamera è stata oggetto di attenzioni. iSight Camera ha una risoluzione di 12 MP (non tanti, oggettivamente: Samsung monta modelli da 16 MP) e sporge leggermente dalla scocca del telefono. L’autofocus è ora più preciso, così come i colori grazie alla tecnologia chiamata Deep trench isolation, un nome decisamente poco invitante. Al di là della risoluzione di “soli” 12 MP, le foto mostrate sembrano davvero eccezionali.

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Apple si adegua alla concorrenza anche per i video, introducendo la possibilità di registrarli a 4K. Passando alla camera anteriore, quella per FaceTime, si parla di 5 MP, ma la cosa più interessante è l’idea di usare lo schermo retina come flash per garantire dei colori naturali dei volti durante le videochiamate.

I prezzi? Per gli USA sono identici a quelli di iPhone 6, ma non sono indicativi considerato che si riferiscono a chi acquista il telefono tramite un contratto biennale con un operatore telefonico americano. Interessante però l’iPhone Upgrade Progam, che consente di avere ogni anno l’ultimo prodotto di Apple pagando una tariffa mensile, un po’ come hanno iniziato a fare alcuni operatori in Italia.

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