Nintendo ha sempre avuto una grande passione per l’aspetto “social” dei giochi e non è un mistero. Basti pensare, ad esempio, ad Animal Crossing. Tomodachi Life assomiglia molto a quest’ultimo titolo, solo che al posto degli animaletti propone al giocatore un esercito di Mii da seguire nella loro vita quotidiana.
Tomodachi Life riprende il concetto di Animal Crossing, ma questa volta invece degli animaletti ci troveremo a gestire i nostri Mii, in maniera molto più approfondita.
Chi è pratico di Animal Crossing non avrà problemi a immaginare il genere di gioco in questione. O forse è meglio dire di non-gioco. Infatti non c’è uno scopo o un record da battere, tutto viene lasciato all’immaginazione del giocatore, che è libero di gestire la propria “vita virtuale” come preferisce. Fino a qui potreste pensare che non c’è niente di nuovo, ma non è del tutto vero. Nonostante le premesse siano quasi identiche, Tomodachi Collection vi consente di articolare la vostra seconda vita in modo più approfondito, e in un certo senso “realistico”, rimanendo allo stesso tempo divertente e leggero. A differenza di quanto accade nel life simulator popolato da animali di cui parlavamo in apertura, in cui molti aspetti della vita quotidiana sono fuori dal vostro controllo o vengono completamente trascurati, Tomodachi Collection mette a disposizione un’ampia gamma di parametri da settare per dare una personalità unica e ben definita al vostro avatar e agli altri abitanti.
Spazio alla creatività: potrete disegnare i vostri Mii, farli interagire e popolare la città a vostro piacimento!
Siete persone serie? Oppure amate fare i buontemponi? Magari siete timidi anche se vorreste essere più estroversi. In ogni caso non importa, potete dipingervi come volete, e potete fare lo stesso con tutti gli altri Mii che andranno a popolare la città. E sarete voi a scegliere chi sarà abbastanza degno di tenervi compagnia nella vostra isola da sogno! Potete inserire i Mii che rappresentano i vostri amici o i vostri familiari oppure, se non avete voglia di rivedere le stesse facce anche sulla console, potete far trasferire vicino al vostro condominio il vostro cantante preferito o un personaggio completamente inventato. Non importa se volete passare il tempo con il vicino di casa o con l’ultimo vincitore degli Oscar, basta creare il Mii, impostarne la personalità e il più è fatto.
Nonostante sia un titolo per console portatile, Tomodachi Life integra un sacco di funzioni che lo rendono un Life Simulator particolarmente realistico e divertente.
Già da queste poche feature descritte, ci sono tutte le premesse per un titolo di svago variegato e potenzialmente molto divertente, ma come è facile intuire, serve a poco avere tanti Mii dalle mille personalità se poi non si ha modo di farli interagire. Fortunatamente, in Tomodachi Life le attività per far divertire voi e i vostri Mii non mancano. Potete frequentare le comuni discoteche, i bar, oppure potete cimentarvi in allegre sessioni di gioco di ruolo vecchia scuola in cui gli eroi sono impersonati dai cittadini dell’isola. Sì, probabilmente accostare la discoteca al gioco di ruolo è folle (e per qualcuno forse anche blasfemo), ma Tomodachi Collection mette insieme tutto questo per darvi modo di passare il tempo, da soli o in compagnia, nel modo che vi aggrada di più.
Le interazioni tra i Mii che andrete a creare sono un altro punto forte di questo gioco, che si rivelerà più longevo di quanto pensiate.
E come ciliegina sulla torta ci sono le relazioni che si vanno a creare fra i cittadini: mica avrete pensato che le opzioni per regolarne la personalità siano state inserite per bellezza! Ovviamente, a caratteri differenti corrispondono differenti gradi di compatibilità con gli altri, e in base a questi potrete trovarvi a essere pappa e ciccia con l’inquilino del quinto piano, come pure potreste essere coinvolti in una lite perenne con il cliente abituale del bar!
Quanto appena detto è probabilmente l’elemento che più contraddistingue questo Tomodachi Life da un apparentemente fin troppo simile Animal Crossing. I Mii interagiscono in modo credibile e ben poco fiabesco, in quanto nessuno vi regalerà mobili e vestiti a caso, quando vi incontrerà per strada, così come nessuno si prenderà la briga di annaffiarvi i fiori a tempo perso, a meno che non abbiate chiamato un giardiniere per farlo.
Inoltre, come potrete immaginare, i rapporti con gli altri abitanti potranno degenerare in litigi, o evolversi in qualcosa di più di una semplice amicizia, e sarete voi a prendere le redini di questa mini telenovela su due schermi per decidere come si evolverà.
In definitiva Tomodachi Life offre un’esperienza molto appagante per gli appassionati del genere, ma per essere apprezzato appieno richiederà molte ore di gioco.
Quanto appena descritto è ciò che più di altre cose distingue il titolo in questione dall’altro famoso simulatore di vita di casa Nintendo (in cui, per ovvie ragioni, non si possono intrattenere relazioni di un certo tipo con gli altri personaggi…) avvicinando Tomodachi Collection ai dating-sim, un tipo di gioco tanto popolare in Giappone quanto sconosciuto (e potenzialmente poco apprezzato) qui nel Vecchio Continente. Tomodachi Collection, dunque, si propone come un’alternativa meno fiabesca rispetto al suo ben più celebre collega con animali antropomorfi, ma nonostante ciò, non rinuncia alla freschezza e a quel pizzico di follia che contraddistingue i titoli Nintendo. Resta da vedere se queste buone premesse si tradurranno in un effettivo interesse da parte dell’utenza. Con tutta probabilità, Tomodachi Collection: New Life è un titolo che farà felici tutti quelli che hanno dedicato centinaia di ore alla propria attività di Sindaco, ma allo stesso tempo potrebbe non dare sufficienti motivi a questi ultimi per lasciare la propria poltrona e rifarsi una vita da zero in un’altra città. Staremo a vedere.
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