Ci siamo soffermati non molto tempo fa proprio a riflettere su come gli strumenti e i tool a base di IA possano essere visti come un rischio o una opportunità anche dai developer.
Quello di cui sono capaci si sta rapidamente mostrando. E ciò che risulta di particolare interesse è che, a differenza di tanti tool tra quelli che i team di sviluppo si trovano a dover utilizzare, buona parte di ciò che ora popola i social sotto forma di meme o breve video è stato prodotto a partire da strumenti per lo più gratuiti. Il che significa diverse cose.
Alcune positive altre forse non proprio positive. Perché non si può parlare di tecnologia negativa. Negativo è l’utilizzo che della tecnologia si fa. Ma i video con grandi personaggi del cinema e grandi saghe trasformati in spot pubblicitari senza dover in alcun modo scomodare gli attori reali sono un segnale che forse tra non molto anche tecnologie come la motion capture diventeranno obsolete.
Se provate a cercare su YouTube “Harry Potter by Balenciaga” preparatevi a morire dal ridere. Il profilo DemonFlyingFox ha infatti pubblicato due spot pubblicitari con i protagonisti della saga del maghetto sfregiato rivisitati come se fossero modelli all’interno di uno spot pubblicitario di Balenciaga. Il risultato è, almeno al primo impatto, esilarante nonché straordinario. Anche se non sappiamo se la sensazione di trovarsi dentro il Blade Runner originale sia stata una coincidenza fortunata o frutto del prompt che è stato dato agli strumenti che poi hanno effettivamente prodotto il video. Sta di fatto che Harry, Hermione, ma anche Albus Silente e gli altri con zigomi scolpiti e grandi occhiali rotondi esistono solo nelle effimera realtà del web ed esistono proprio grazie alla mole di immagini su cui le intelligenze artificiali possono lavorare.
Tra i video consigliati c’è anche una versione di Breaking Bad con lo stesso stile (ve lo consigliamo). Tutte le teste dei personaggi compiono lo stesso movimento esattamente come se fossero modelli che cambiano atteggiamento davanti alla macchina fotografica e non c’è altro movimento se non quello delle labbra. Un altro elemento da sottolineare nei video è il doppiaggio. Ma in tutto questo, ed è qui che gli strumenti e i tool di intelligenza artificiale possono essere messi a frutto e utilizzati in maniera interconnessa, tutto ciò che l’essere umano dietro questi video ha fatto è stato quello di chiedere prima a chatGPT dei promt e poi infilare questi prompt dentro MidJourney. Tempo totale forse una manciata di minuti.
Chiedere a ChatGPT di produrre un prompt per poi utilizzare quel prompt per chiedere a MidJourney di trovare immagini da rimescolare, perché di questo si tratta, in modo da soddisfare quel prompt sembra adesso un lavoro molto lungo ma è probabile che un domani almeno parte del lavoro di videomaker, sviluppatori, artisti in genere potrebbe svolgersi proprio dialogando con questa sorta di assistenti virtuali. Del resto la creatività è fatta anche di quei momenti in cui c’è qualcosa nell’aria che si percepisce ma non si riesce a mettere bene su carta e c’è bisogno di qualcuno che trasformi le sensazioni in parole sensate. Ci siamo già chiesti e continuiamo a chiederci se questi strumenti possano nei fatti rendere obsolete alcune professioni ma più forse che le professioni, i nuovi tool della intelligenza artificiale generativa potrebbero rendere obsoleti molti degli strumenti che vengono ora utilizzati per ottenere risultati realistici.
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