Uno strano rapporto quello fra il colosso di Cupertino e l’Unione Europea. Almeno finora è stato così: leggasi la storia delle porte USB-C, o le criticità dovute agli app store di terze parti.
Altro giro di vite in arrivo da parte dell’UE, che ormai da tempo a messo l’eco-sostenibilità fra le priorità di massima urgenza. Altra legislazione in arrivo che potrebbe far storcere il naso a Apple, d’accordo sì sulla eco-sostenibilità, ma in un modo differente da come la vuole l’Unione Europa.
Il volli fortissimamente volli dell’UE è un nuovo accordo provvisorio che richiederebbe alle aziende di ripristinare le batterie sostituibili dall’utente.
Il motivo alla base di questa mossa è ridurre i rifiuti elettronici ed è fortemente guidato dalle preoccupazioni ambientali. L’UE vuole diventare più sostenibile e ridurre la sua impronta di carbonio, riportando le batterie sostituibili dall’utente, renderle più facili di quanto non siano ora, gestendole in un’altra maniera rispetto a così come sono regolamentate ora.
Chissà come la prenderà Tim Cook
Le norme concordate, secondo quanto riportato dall’autorevole PocketNow, riguarderanno tutti i tipi di batterie venduti nell’UE, comprese le batterie portatili, le batterie SLI (che forniscono energia per l’illuminazione, l’accensione e l’avviamento dei veicoli), le batterie per mezzi di trasporto leggeri (LMT) (che forniscono energia per la trazione ai veicoli a ruote come biciclette) e veicoli elettrici (EV).
Tutto ciò si tradurrebbe in nuove misure, ovviamente, che partono dalla raccolta delle batteria e dal suo recupero di materiali: vedi cobalto, leggasi piombo, litio e nichel, tutti elementi riutilizzabili: E che possono essere racchiusi in quattro punti, secondo l’Unione Europea, con il fine di portare al 45% gli obiettivi di raccolta entro il prossimo anno, per alzarli al 63% entro il 2027 e al 73% entro il 2030 per le batterie portatili, al 51% entro il 2028 e al 61% entro il 2031 per le batterie LMT.
I livelli minimi di cobalto recuperato (16%), piombo (85%), litio (6%) e nichel (6%) dai rifiuti di produzione e di consumo devono essere riutilizzati nelle nuove batterie. Il terzo concept riguarda tutti i rifiuti di LMT, EV, SLI e batterie industriali, che dovranno essere raccolti gratuitamente per gli utenti finali, indipendentemente dalla loro natura, composizione chimica, condizione, marca o origine. Dulcis in fundo, una tabella di marcia che porta a un punto di arrivo: entro il 31 dicembre 2030, la Commissione valuterà se eliminare gradualmente l’uso di batterie portatili non ricaricabili di uso generale. Chissà come la prenderà Tim Cook…