Che cosa c’è dentro Tribes of Midgar di Gearbox Publishing e Norsfell?

Stando alle dichiarazioni di Julian Maroda di Norsfell, Tribes of Midgar sarà il capostipite di un nuovo genere di giochi. Ma cosa c’è dentro questo titolo distribuito da Gearbox Publishing? A quanto pare un po’ di tutto.

Che cosa c'è dentro Tribes of Midgar di Gearbox Publishing e Norsfell?
Che cosa c’è dentro Tribes of Midgar di Gearbox Publishing e Norsfell? (foto: Norsfell)

A cominciare dlala mitologia nordica che sembra essere diventata l’ambientazione preferita di tutta una serie di titoli, a partire da Valheim e fino ad Assassin’s Creed. Ma Maroda si spinge più in là e dichiara che la volontà dello studio di sviluppo è stata quella di creare un nuovo genere che unisca meccaniche diverse ma non in modo casuale.

Riassumendo si tratta di un titolo che mescola survival e co-op, come il figlio prediletto di Diablo e di Valheim. E ora che sappiamo anche quando uscirà ufficialmente, possiamo iniziare il conteggio alla rovescia: Il gioco è stato ufficialmente fissato come in arrivo su console PlayStation e PC il prossimo 27 luglio.

E allora, vediamo ora come in una recente intervista Maroda descrive proprio questo piccolo Frankenstein.

Tribes of Midgar: un gioco fatto insieme

Che cosa c'è dentro Tribes of Midgar di Gearbox Publishing e Norsfell?
Che cosa c’è dentro Tribes of Midgar di Gearbox Publishing e Norsfell? (foto: Norsfell)

Norfell si è affidato con fiducia alla community di betatester per il suo Tribes of Midgar che vengono amorevolmente chiamati Midgardian. E c’è un motivo, perchè per Maroda la community non è solo quella di chi il gioco lo avrà per le mani: “Va oltre la nostra visione di far riunire le persone, include anche la creazione del gioco.” E il creare insieme il gioco significa, continua Maroda, ascoltare il feedback “Vogliamo che queste persone stiano con noi e ci dicano cosa è piaciuto e cosa vogliono che sistemiamo“.

Quando si crea un gioco come Tribes of Midgar, con una co-op online con crossplay e da dieci giocatori, è chiaro che tutto il comparto del multiplayer deve funzionare e il feedback dei giocatori è fondamentale. Anche perchè, a sentire sempre Maroda, il piano che lo studio di sviluppo ha per il loro ibrido tra Valheim e Diablo è quello di andare avanti per diversi anni, “Continueremo a costruire con la community“.

Ma essendo un survival game con lo scopo di creare una tribù forte, alcune meccaniche sono chiaramente riprese dai titoli gestionali. Anche in questo aspettò, però Maroda chiarisce che praticamente tutte le statistiche che di solito affollano i gestionali sono state riassunte in una sola. “Anzichè avere diversi indicatori da mantenete alti tutti il tempo (…) Abbiamo voluto semplificare trasticamente. E quindi c’è solo un indicatore da gestire che è la vita dell’albero al centro del villaggio: il Seme di Yggdrasil“.

E se volete vedere un po’0 come funziona, a fondo pagina vi abbiamo messo un video per entrare nel mood di Tribes of Midgar.

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