TRIGGERED – Aloy è troppo brutta per farci apprezzare Horizon Forbidden West

TRIGGERED, in questo episodio della rubrica di Videogiochi.com parliamo di Aloy e del suo volto.

Ormai il lungo e complesso trailer di Horizon Forbidden West lo hanno visto tutti, ma proprio tutti. Al punto che ha già un record all’attivo, ancora prima del rilascio: il più visto State of Play della storia di Playstation. Battendo addirittura Demon’s Souls, che collezionò 2.2 milioni di utenti live, ben 2.3 milioni di videogiocatori hanno visto l’annuncio del nuovo gioco di Guerrilla Games in contemporanea. E ora, a distanza di 3 giorni, il video su Youtube ha raggiunto quasi i 5 milioni di visualizzazioni. E soprattutto ha scatenato il caos online perché, come avete potuto vedere da soli se avete guardato il lavoro confezionato dagli sviluppatori, c’è un gravissimo errore: il volto della protagonista.

TRIGGERED – Aloy è troppo brutta, gli utenti la truccano

La nostra Aloy, guerriera possente e continuamente braccata da tribù belligeranti ed enormi dino-macchine assetate di sangue, da anni ormai si trova suo malgrado ad essere l’unica speranza dell’umanità. Soltanto lei, infatti, potrà salvare il mondo da una catastrofe di dimensioni globali: la rovina rossa.

Una nube malefica che distrugge ogni cosa e che potrebbe significare una seconda ecatombe per l’umanità, questa volta decisiva per eliminare ogni sua traccia dal pianeta, insieme a tutte le forme di vita organica che resistono alle macchine. Un fardello che anche se condiviso con migliaia di persone sarebbe insopportabili, figuriamoci se grava sulle spalle di una singola ragazzina, che in Horizon Zero Dawn era poco più che 18enne e in Horizon Forbidden West dovrebbe essere verso i 20 anni. E che a quanto pare non riesce più a trovare il tempo per essere carina…

Teorie complottiste ed insulti verso l’eroica Aloy

Grassa, brutta, orribile, lentigginosa, strana. Tutti aggettivi, i più dolci, che sono stati usati per criticare quello che pare essere il nuovo design scelto da Guerrilla Games per la propria protagonista. Che sembra essere un pelo più consumata dalle battaglie e leggermente più rotonda nei lineamenti del volto. Soprattutto se viene fatto uno screenshoot con una luce particolare, delle ombreggiature precise e mentre sta per pronunciare delle vocali aperte. E ovviamente aggiungendo una certa cattiveria e voglia di fare polemica, che se non vi fosse stata a monte il frame in questione sarebbe andato perso nello scorrere di esplosioni, foglie che si muovono e acqua cristallina piena di coccodrilli robotici.

“Lo hanno fatto per farsi pubblicità gratis rendendola grassa e facendoci infuriare”. Il secondo capitolo di una delle migliori esclusive Sony che necessità di sotterfugi psicotici per farsi pubblicità, ha senso.

“Lo hanno fatto per imporci la cultura wake e standard di bellezza falsi”. Utilizzare come metro di giudizio Bayonetta, Tifa e Kasumi per misurare tutte le altre donne, digitali o meno, è follia pura. Ogni videogioco, restiamo su quello, ha delle scelte stilistiche e di adesione alla realtà/plausibilità diverse. Guerrilla sta cercando di creare un mondo realistico e fotorealistico, che noi cementiamo accettando dei compromessi (frecce che distruggono robot ecc). Una modella di Victoria’s Secret non sarebbe funzionale a questa direzione.

Se vi infastidisce l’idea che Aloy non utilizzi mascara potente, ombretto profondo, rossetto rubro e una skincare routine migliore, vuol dire che del videogioco in sé non vi interessa nulla. Perché non volete storie da vivere, ma corpi idealizzati da guardare. Forse dovreste allontanarvi da questo medium, passando più ore su 4chan, siti per adulti e consumando prodotti che fanno della procacità e della scurrilità la propria e unica missione per arrivare al pubblico. Anche videogiochi, esistono. Certo, magari uno sguardo allo specchio ogni tanto…

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