Un’onda di particelle cariche si è propagata dal Sole in seguito a un brillamento solare avvenuto venerdì 17 febbraio. Il suo contatto con la Terra è avvenuto dopo poche ore e ha provocato tempeste geomagnetiche.
Venerdì scorso si è verificato un brillamento solare di intensità notevole, classificata come X2.2. In seguito a questo evento si è propagata verso i pianeti del sistema solare un alone composto dalla massa coronale esplosa durante il brillamento. Per una stella come il Sole non si tratta di un fenomeno così raro, ma e sue conseguenze si sono fatte sentire. 
In Nord America le comunicazioni radio sono state interrotte a causa dell’emissione di energia solare. In seguito al contatto dell’onda con il campo magnetico terrestre si sono verificate delle tempeste geomagnetiche di intensità variabile fra leggera (G1) e intensa (G3).
Come avviene un brillamento solare?
In questo caso recente l’esplosione a carico della materia coronale ha avuto origine dalla macchia solare AR3229. A monitorare la dinamica del fenomeno ci ha pensato il Solar Dynamics Observatory (SDO), un telescopio spaziale sotto il controllo della NASA. Si parla di brillamenti solari in quanto, come rilevato, l’intensità luminosa della stella (nella banda dei raggi X) aumenta notevolmente durante tali esplosioni.
I brillamenti sono classificati secondo una scala crescente dove i meno intensi ricadono nella classe A e i più pericolosi nella classe X. In mezzo ci sono i “livelli” B, C, ed M. Ogni “livello” è di 10 volte superiore al precedente. In tutti i casi l’aumento di luminosità e temperatura è repentino, dopodiché la corona della stella si raffredda lentamente.
Blackout geomagnetici
Le conseguenze di uno tsunami solare come detto prima provocano delle distorsioni nel campo magnetico terrestre. Le ripercussioni possono interessare le trasmissioni radio ma anche disturbare le reti elettriche così come i segnali dei satelliti. Si tratta per fortuna di fenomeni temporanei e non permanenti anche se questo non esclude l’insorgenza di disagi in diverse aree. 
Sono potenzialmente plausibili situazioni in cui tempeste solari particolarmente forti potrebbero avere conseguenze molto più gravi e durature. Sappiamo che nel 2025 il Sole avrà un nuovo picco di attività solare e che man mano che la data si avvicina brillamenti ed eruzioni solari diventeranno più frequenti.
