Il Ministero della Gioventù e dello Sport in Turchia ha stilato una lista nera di videogiochi accusati di essere islamofobici e di poter danneggiare così le famiglie del paese europeo.
Tra i titoli inclusi nell’elenco troviamo anche Call of Duty, Tekken, Guitar Hero, Resident Evil e Pac-Man, per ragioni disparate e spesso infondate.
Ad esempio, nel caso di Pac-Man si ritiene che lo storico titolo sia basato sull’idea di catturare donne musulmane con il volto coperto dal tradizionale velo.
Una blacklist che potrebbe causare dei danni irrimediabili per l’industria dei videogiochi in Turchia, che registra ogni anno cifre in netta crescita.
Ad oggi, il settore genera 600 milioni di dollari, 25 milioni di utenti che, nel complesso, giocano per la bellezza di 39 milioni di ore ogni giorno.
Tecnicamente una risorsa, insomma, anziché un prodotto da demonizzare per tornaconti governativi.
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