Non tutte le cuffie si infilano dentro le orecchie e non tutte si appoggiano alle orecchie. Alcune lavorano a distanza e il suono viaggia alla perfezione.
Tra gli oggetti tecnologici che hanno avuto ondate di aggiornamenti ondivaghi ma d’impatto ci sono le cuffie. Adesso ci troviamo nelle condizioni di avere contemporaneamente dei piccoli fagioli che si infilano direttamente all’interno dell’orecchio e comodi e batuffolosi copriorecchie musicali per accontentare tutto lo spettro dei musicofili.
Ma fate spazio perché adesso esistono anche nuove tipologie di cuffie che con le orecchie hanno poco a che fare. Sfruttano lo stesso principio della fisica dei sistemi tradizionali ma sembrano uscite da una puntata di Star Trek.
Quello che permette alle orecchie di ascoltare i suoni e quindi anche la musica è la capacità delle onde sonore di diffondersi in tutte le direzioni attraverso le sostanze e quindi anche attraverso l’aria. Riusciamo a sentire i suoni perché le vibrazioni prodotte da oggetti vari, compresi gli strumenti musicali, colpiscono l’orecchio e vengono poi trasformati in impulsi che il cervello può comprendere e decodificare come musica, suoni, rumore. È tutta una questione di vibrazione quindi.
La novità che ancora ci mancava di vedere solo però delle cuffie che funzionano vibrando lontano dai dotti uditivi. Si tratta di una nuova tipologia di cuffie, che se volete trovate su Amazon, che nella pratica non si infilano nell’orecchio ma rimangono appoggiate appena fuori del padiglione auricolare. Il suono vibra attraverso l’osso della mascella e raggiunge comunque i dotti uditivi e poi l’orecchio interno.
La differenza con qualunque altra tipologia di cuffia ora disponibile è che non c’è nessun effetto attutito dato dalla presenza della cuffia all’interno o sopra l’orecchio. Questo significa che, se per esempio ti piace ascoltare la musica mentre corri ma ti devi muovere in un ambiente cittadino, con queste cuffie hai comunque l’orecchio in grado di sentire chiaramente il traffico in arrivo.
Come accennavamo, lo stile delle cuffie a conduzione ossea, questo è il loro termine tecnico, ricorda decisamente oggetti fantascientifici e, a giudicare da quelle che sono disponibili su Amazon, hanno un prezzo che non è di un altro pianeta. Chi le ha provate suggerisce comunque di sperimentarle anche con dei tappi per le orecchie.
Da ultimo c’è da sottolineare anche che trattandosi di una tecnologia che in realtà non utilizza l’orecchio nella sua interezza per trasmettere il suono al cervello la qualità audio di quello che raggiunge l’orecchio con queste nuove cuffie a conduzione ossea non è al momento paragonabile alla qualità che si può raggiungere acquistando un buon paio di cuffie stereo. Aggiungiamole alla lista delle cose strane.
Può essere però una valida alternativa, come dicevamo prima, per chi fa sport e magari trova molto scomodo dover rincorrere gli auricolari senza filo. Rimanendo appoggiate al collo e accavallandosi alla curva naturale dell’orecchio, le cuffie a conduzione ossea hanno meno chance di cadere a terra mentre si corre.
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