Per Twitch arriva un’accusa molto dura e che la mette in una posizione scomoda. Si parla di sessismo e di doppi standard, i dettagli sono sconcertanti
Ancora una volta ci troviamo a parlare di Twitch e di problemi che la vedono come protagonista. Pare infatti che, nell’ultimo periodo, la celebre azienda sia tornata nell’occhio del ciclone al punto da vedere la nascita di numerose polemiche. Un qualcosa che sembra essere accaduto proprio all’interno della piattaforma stessa.
Il motivo di tutto ciò sembra essere la presenza di standard differenti per quanto riguarda i ban di alcuni streaming. Pare che questa volta l’accusa che la piattaforma ha visto pendere sulla sua testa sia quella di non aver eliminato gli stream che hanno condiviso la frase “odio gli uomini”. Mentre, immediata è stata la chiusura degli account nel momento in cui gli utenti avevano condiviso la frase “odio le donne”. Di recente, a causa di alcuni contenuti, l’azienda aveva disabilitato una funziona.
Grave l’accusa ai danni di Twitch per sessismo
Per un Twitcher, poi, era arrivata una grossa accusa. Per molti questo è visto come un vero e proprio comportamento sessista, un qualcosa che dimostra che Twitch utilizza due pesi e due misure. La denuncia in questione, portata avanti dallo youtuber Shirahiko, è stata immediatamente condivisa e appoggiata dal popolo del web. Quest’ultimo infatti ha sottolineato in che modo uno streaming che sottolineano l’odio per gli uomini non sia stato mai eliminato. Al contrario, i contenuti che prendono il nome di “odio le donne”, nel giro di pochi minuti, hanno immediatamente visto la cancellazione dell’utente dalla piattaforma stessa.
Gli iscritti a questa piattaforma hanno immediatamente gridato ad accuse di sessismo fondate, un qualcosa che permette a chiunque di portare avanti l’odio contro gli uomini. Per altri, addirittura, ci troviamo di fronte ad una vera e propria forma di discriminazione. Un qualcosa che permette di indirizzare opinioni malvagie verso una particolare categoria di utenti. Per il momento non si è espressa a riguardo e non vediamo l’ora che dica la sua su questa situazione.
Il fatto è stato poi sottoposto ad un’attenta analisi da parte di Dexerto, che non ha potuto fare altro che confermare quanto notato fino ad ora. Nel giro di pochi minuti, il post si è diffuso a macchia d’olio ed ha raccolto un gran numero di commenti, la maggior parte dei quali contrari al trattamento che la piattaforma ha riservato per alcuni utenti.