Quest’anno Ubisoft festeggia i 30 anni di attività e GamesIndustry ha avuto l’opportunità di intervistare alcune personalità chiave della compagnia.
Secondo Martin Oliver, produttore di The Crew per Ubisoft Reflections, la compagnia francese è guidata da veri giocatori, i fratelli Guillemot. Per loro, le idee brillanti sono la priorità e vengono analizzate sempre dal punto di vista di un giocatore, senza disdegnare nemmeno proposte non convenzionali.
Secondo Jonathan Morin, direttore creativo di Watch Dogs e Watch Dogs 2 presso Ubisoft Montreal, invece, ad Ubisoft sta a cuore principalmente il design, e poi il guadagno. Certo, gli incassi sono importanti poiché garantiscono la sopravvivenza della compagnia, ma ogni scelta viene valutata dal punto di vista del design. I creativi vengono tenuti in grande considerazione, a differenza di altre compagnie, dove vengono continuamente valutati dagli esecutivi.
Entrambi esaltano l’unicità della compagnia, che in questo periodo sta cercando di evitare in tutti i modi l’acquisizione da parte di Vivendi. Anne Blondel, vice president of live operations presso Ubisoft, dichiarò: “Io so per certo, dato che sono qui da vent’anni, che se venissimo privati della nostra indipendenza, se ci venisse portata via la possibilità di prenderci dei rischi e creare nuove cose, beh, non sarebbe più la stessa Ubisoft – per me. Non sarebbe lo stesso”.