Non è soltanto un rinvio importante quanto grave quello che Ubisoft ha deciso di annunciare nelle ultime ore: ecco che sta succedendo.
Ubisoft è nei guai fino al collo e la situazione è veramente molto drammatica, da anni. Nell’ultimo decennio abbiamo assistito al lento e inesorabile declino di quello che una volta era tra i marchi più amati e apprezzati di tutta l’industria videoludica, con un nome che aveva un peso specifico enorme. Comprare un videogioco Ubisoft significava soprattutto comprare qualcosa di alta qualità.
L’abilità degli sviluppatori di creare storie uniche e immersive, un gameplay divertente, di alzare sempre di più il tasso tecnico dei propri prodotti e creare degli open world interessanti e realistici era leggendaria. E per questo anche le vendite dei propri titoli erano altissime, così come la considerazione che i videogiocatori avevano del marchio, ritenuto sinonimo di eccellenza.
Ora le cose sono cambiate. Per qualche motivo Ubisoft non è riuscita a rinnovare la propria formula, continuando a riproporla uguale e identica a se stessa nel corso degli anni. Aver giocato l’ultimo Assassin’s Creed uscito, ovvero Mirage, offre un’esperienza che è estremamente simile a un capitolo della saga di 10-15 anni fa. Stesso discorso per Far Cry, che dopo quel magnifico terzo capitolo ha perso sempre di più potenza e senso, con il sesto che ha convinto a metà.
Le azioni della società continuano ad abbassarsi e ora il marchio Ubisoft vale una frazione di quanto lo si sarebbe pagato qualche decennio fa. I tanti titoli pubblicati non riescono mai a trasformarsi in successi commerciali e quello che sembrava essere un colpo facile come Star Wars Outlaws, che vanta una licenza potentissima, si è rivelato essere l’ennesimo grosso buco nell’acqua.
Mentre i giocatori sono in festa per l’uscita di questo Bloodborne con le armi da fuoco, ora tutti vogliono la testa dei dirigenti, c’è chi chiede dimissioni, chi ha proposto di fare dei tagli e chi addirittura di vendere alcune delle IP dato che la compagnia vanta un portafoglio che di fatto non sta riuscendo affatto a sfruttare. Nelle ultime ore è arrivata la risposta con un comunicato ufficiale agli investitori, che parla dei problemi societari, della perdita economica e del rinvio di Assassin’s Creed Shadows. Ma non solo.
Infatti Il Comitato Esecutivo, sotto la supervisione del Consiglio di Amministrazione, sta avviando una revisione volta a migliorare ulteriormente “la nostra esecuzione, in particolare in questo approccio incentrato sui giocatori, e ad accelerare il nostro percorso strategico verso un modello più performante“, si legge nel comunicato, volto ovviamente a far calmare stakeholder e azionisti. Potrebbero esserci quindi dei licenziamenti e dei tagli, solo il tempo ce lo dirà.
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