Ubisoft e Facebook insieme, svolta nel settore dei videogiochi

Con 1,5 milioni di utenti mensili dichiarati, il servizio di streaming cloud Facebook Gaming non può non essere allettante. Dev’essere per questo che Ubisoft ha deciso di diventare partner.

Ubisoft si lascia tentare dal servizio cloud Facebook Gaming, ne varrà la pena
Ubisoft si lascia tentare dal servizio cloud Facebook Gaming, ne varrà la pena (foto: youtube)

Il servizio di streaming di Facebook è stato annunciato senza troppa fanfara lo scorso 26 ottobre e, stando anche alle parole di Jason Rubin, la tecnologia è sufficientemente diversa da quella utilizzata da Microsoft e Google da rendere il servizio di streaming di Facebook un mondo a parte. Il social di Mark Zuckerberg non cercherà, infatti, di competere con i titoli AAA per console e PC e neanche con i maggiori titoli indipendenti. Si concentrerà sulle esperienze mobile.

Ed è in questo frangente che si inserisce anche Ubisoft. Il servizio al momento è disponibile soltanto nel continente americano ma le previsioni lo danno in arrivo da noi tra più o meno 6 mesi, all’inizio del 2022.

Ubisoft e la tentazione del cloud gaming di Facebook

Ubisoft si lascia tentare dal servizio cloud Facebook Gaming, ne varrà la pena
Ubisoft si lascia tentare dal servizio cloud Facebook Gaming, ne varrà la pena (foto: youtube)

Facebook ha ufficialmente annunciato che Ubisoft si è unito alla festa come partner. Questo significa che sulla piattaforma di cloud gaming del social network troveremo alcuni titoli mobile: Assassin’s Creed Rebellion, Hungry Shark Evolution e Hungry Dragon.

Con i consumatori globali che sui titoli mobile sono arrivati a spendere nei primi sei mesi del 2021 qualcosa come quasi 45 miliardi di dollari, è chiaro che si tratta di una nicchia che si sta ampliando e che quindi può risultare interessante per qualunque publisher. Tra l’altro, la mossa di Facebook è doppiamente intelligente. Infatti, concentrandosi su tutti quei titoli che rientrano nel casual gaming, Facebook dimostra di conoscere meglio di tanti altri publisher navigati il proprio pubblico e gli dà esattamente quello che vogliono.

Anche perché, come si potrebbe pensare che qualcosa sul modello di FarmVille possa in qualche modo scalfire il dominio di titoli con miliardi di pixel in movimento su console e PC? Ma la verità è che, e la pandemia lo ha dimostrato, c’è tantissima gente che gioca proprio sul mobile e gioca a tutta una serie di giochi che gli hardcore gamer guardano come si guarda ciò che rimane degli insetti sul parabrezza dopo un viaggio in autostrada.

Ma proprio come gli insetti, i giochi casual sono ovunque e Facebook ha deciso di capitalizzare su questo concetto. Messa nell’ottica di entrare in una nuova fetta di mercato, la notizia che Ubisoft sia diventato partner ufficiale di Facebook e che abbia intenzione di mettere sulla sua piattaforma di streaming almeno un titolo con un legame con uno dei suoi grandi progetti, è il sintomo che l’idea del social network tanto sbagliata non è. E con l’aggiunta del sistema di streaming Facebook sta facendo l’opposto di quello che fanno gli altri servizi di streaming: offre un’esperienza migliorata di un qualcosa che è percepito come inferiore.

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E può farlo anche per una questione tecnologica. Se pensiamo ai servizi di streaming delle altre grandi piattaforme è facile rendersi conto come chi non abbia una connessione fantascientifica si ritrova a laggare e quindi l’esperienza di gioco ne risente. Ma di certo, giocando a dar da mangiare a uno squalo affamato il lag non è un problema (Anche perché probabilmente il giocatore medio di titoli come Hungry Shark non sa neanche che significa lag).

Staremo quindi a vedere cosa succederà quando Facebook ci porterà a inizio dell’anno prossimo il suo servizio di streaming dopo averlo testato negli Stati Uniti e poi in Canada e in Messico.

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