Un noto marchio di benzina si sta facendo pubblicità usando un videogioco: scoppia il caos

Gli attivisti ambientali denunciano il colosso petrolifero per aver collaborato con famosi videogiocatori e influencer per promuovere i combustibili fossili su un videogioco.

Il colosso petrolifero, che a luglio ha raggiunto profitti trimestrali pari ad oltre 5 miliardi di dollari, ha collaborato con i creatori del videogioco Fortnite e ha ingaggiato giocatori famosi su più piattaforme per la promozione di una campagna di marketing per la nuova benzina V-Power Nitro+.

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Shell collabora con le aziende di videogiochi per campgne online – videogiochi.it

Media Matters for America denuncia l’incoraggiamento dell’azienda petrolifera a fare il pieno ai veicoli virtuali nelle stazioni di servizio interattive Shell e a pubblicare screenshot del gioco con l’hashtag #Shellroadtrips sulle piattaforme Twitch, TikTok, Instagram e YouTube.

Una ricerca condotta dal gruppo no-profit ha rivelato che Shell ha sponsorizzato almeno sei giocatori su Twitch per un totale di 5,5 milioni di follower, oltre a tre content creator su altre piattaforme. Questi influencer, ha affermato Media Matters, sono stati pagati per promuovere la campagna marketing della Shell nei loro video.

La ricerca dei gruppi no-profit

Questo ha permesso loro di veicolare il messaggio ad oltre 1,5 milioni di follower su Instagram, 8,5 milioni su TikTok e 11,6 milioni su YouTube. “Il marketing di Shell rivolto ai giovani è un altro esempio di come le grandi compagnie petrolifere attribuiscano profitto alle persone e al pianeta“, ha affermato Allison Fisher, direttrice di Media Matters.

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Le aziende no-profit denunciano la Shell – videogiochi.it

In uno uno studio del 2021 della Fisher, invece, è stato rivelato che il 75% dei giovani intervistati in 10 Paesi sono spaventati dall’emergenza climatica e quasi la metà ha affermato che i loro sentimenti riguardo al cambiamento climatico hanno influenzato negativamente la loro vita quotidiana. Aru Shiney-Ajay, direttore esecutivo del gruppo no-profit Sunrise Movement, i cui studenti hanno organizzato un sit-in sul clima, ha affermato che “questa è un’altra mossa disperata da parte di un’azienda morente” ha detto.

Oltre a questa campagna ricordiamo che si è appena concluso un concorso a premi che offriva carte del carburante e un viaggio all-inclusive con trasporto e alloggio e non è la prima volta che l’azienda utilizza la portata dei videogiochi per commercializzare i propri prodotti. Nel 2019, infatti, l’azienda ha sponsorizzato i campionati europei del videogioco League of Legends.

Progetti su scala più piccola hanno incluso la sponsorizzazione da parte della Shell di studenti a Singapore per sviluppare un gioco interattivo online incentrato sulla sicurezza stradale. Vale la pena ricordare che un articolo su Wired del 2020 ha evidenziato questioni su come venga prodotto l’hardware per il gaming, fatto in gran parte di plastica da fabbriche cinesi, alimentate da combustibili fossili ad uso intensivo di energia.

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