Grandi annunci sottotraccia da Naughty Dog che, in una intervista, dichiara di voler ancora lavorare con Uncharted e The Last of Us.
A parlare della volontà dello studio di sviluppo di continuare a esplorare anche due universi già molto navigati sono stati Evan Wells e Neil Druckmann, i co-presidenti del team Naughty Dog, annunciando comunque che il team si prodigherà sia sul fronte delle novità sia su quello delle serie già avviate.
Nella stessa risposta tra l’altro non possiamo fare a meno di notare come ci sia un sottointeso di leggera critica ad altri grandi studi di sviluppo che invece sembrano aver deciso di cavalcare l’onda dei free to play multiplayer.
Naughty Dog, vedrete ancora Uncharted e The Last of Us
L’annuncio, che nel più puro stile Naughty Dog è in realtà semplicemente un commento di poche parole, è arrivato durante un’intervista rispondendo ad una domanda che aveva come oggetto il fatto che molte compagnie, tra queste Ubisoft, hanno annunciato che stanno abbandonando sempre di più i videogiochi con una preponderante modalità single player per passare ad esperienze free to play multiplayer con quindi uno sviluppo per tappe, modello Fortnite Insomma.
La domanda è stata quindi quella del sapere se le storie single player sono ancora il DNA dello studio di sviluppo. La risposta di Neil Druckmann e Evan Wells è stata chiara e circostanziata e lascia ben sperare per l’arrivo di un Uncharted 5 e di un possibile terzo capitolo per The Last of Us. Il team di sviluppo non ho nessuna intenzione di abbandonare i titoli single player perché, come spiega Evans “le esperienze single player ci sono molto care. E’ stato quello che ha attirato molte persone verso Naughty Dog ed è quello che le inspira, quindi penso che continueremo a farle finché potremo”.
Anche perché, ha poi sottolineato Druckmann, Sony non è mai andata da loro a chiedere esplicitamente di fare quello che fanno gli altri ma di continuare a fare semplicemente quello che gli riesce meglio. Tra quelle cose che gli riescono meglio ci sono sicuramente Uncharted and The Last of Us.
E infatti, elaborando sul concetto dell’andare avanti sia su prodotti nuovi sia su storie già viste, Wells ha chiarito che in futuro dobbiamo aspettarci sia nuove IP sia nuovi capitoli dei giochi più amati dallo studio di sviluppo. La parola che ricorre di più in queste poche righe di risposta è qualcosa che ci ha fatto sorridere: l’amore.
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Fare un videogioco, in effetti, è un lavoro come tanti. Eppure, non è un lavoro come gli altri. Si tratta di un’opera creativa in cui deve esserci un coinvolgimento che avere, da parte dei videogiocatori, un riscontro altrettanto profondo.