Unreal Engine 5 ha in sè il potenziale di portare i videogiochi oltre ogni limite di resa visiva che conosciamo o riusciamo a concepire ora.
E se gli ambienti e gli oggetti costruiti dall’uomo ormai spesso sembrano a un passo dal poter essere vivi, i personaggi umani danno ancora una vaga sensazione di finto e plasticoso. Ma con ZRT Face Trainer di Ziva Dynamics anche questa ultima barriera potrebbe finalmente cadere.
ZRT Face Trainer è infatti un software pensato per Unreal che permette agli sviluppatori e agli animatori che vogliono lavorare con UE5 di animare i mesh dei volti umani creati al 100% in ambiente digitale in modo realistico fino alla più piccola delle rughe e senza dover ricorrere al mo-cap.
Unreal Engine promette volti più reali della realtà
Uno dei miglioramenti più evidenti che negli anni i videogiochi hanno attraversato è sicuramente la resa grafica. Vi basta riaccendere una vecchia console o giocare a qualche gioco rintracciato online su uno di quei comodi e nostalgici simulatori di DOS.
Oppure, guardate Lara Crosft nella sua prima, spigolosa, avventura e guardate Aloy, anche solo la Aloy del primo Horizon, una distanza pari a una era geologica è stata percorsa. E negli anni più recenti i miglioramenti si sono succeduti a ritmo costante. L’annuncio che il software di Ziva Dynamics può chiudere anche l’ultimo gap tra reale e realistico ci proietta davvero in un nuovo mondo.
ZRT Face Trainer è composto da un database enorme di scan in 4D che il programma usa per animare in tempo reale i personaggi che vengono caricati.
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Il video con una prima prova di un personaggio che muove il volto usando la tecnologia di ZRT Face Trainer sta già raccogliendo migliaia di visualizzazioni e si è aperto un interessante quanto insolito dibattito. Alcuni utenti hanno infatti visto in questo software uno strumento potenzialmente molto utile. Ma non nei videogiochi. Nel porno.
Per esempio, DaHerv scrive “Bene, potrebbe portare ad avere meno persone in situazioni di pericolo”, e l’utente poi spiega cosa intende per “situazioni di pericolo”: uso di droghe, la pressione che si genera su quel genere di set, le richieste che si fanno per vendere il prodotto, ecc…
Ma in generale tutti sono concordi sul fatto che questa animazione fa paura anche se non è ancora perfettamente realistica.