Il prossimo anno ci saranno diverse novità relative anche ai pagamenti elettronici da effettuare con le carte di credito. La transizione globale verso il digitale si fa sentire.
Le persone che decidono di affidarsi al contante stanno via via diminuendo un po’ in tutti gli ambiti. Sia in viaggio che per gli acquisti di regali o di strumenti utili ricorrere alla carta di credito sta diventando un trend. Anzi, si sa già che fra pochi giorni quando inizierà il 2023 arriveranno multe per chi rifiuterà i pagamenti elettronici per qualsiasi importo.
Per chi viaggi ed effettua acquisti in vacanza la fedele carta Visa o Mastercard non può mancare e soprattutto la prima si aspetta un aumento delle spese all’estero nel corso del prossimo anno. Ora che le frontiere stanno riaprendo finalmente il turismo può tirare un sospiro di sollievo sia in Europa che fuori.
Sostenibilità e recommerce
Pare che le maggiori istituzioni finanziarie che emettono carte di credito vogliano pensare a proporre benefit o trattamenti speciali a chi deciderà di pensare alla tutela dell’ambiente. Addirittura si pensa a carte premium per chi mostrerà di fare scelte sostenibili e legate al commercio circolare (detto anche recommerce) in modo da dare una spinta ulteriore in questa direzione.
Molti ormai sono i consumatori disposti anche a sostenere un sovraprezzo pur di essere certi di compiere una scelta più ecologica rispetto a prodotti più economici. In questo senso anche il ricorso a pagamenti elettronici per i mezzi pubblici evita di dover aver sempre a portata di mano un biglietto che poi andrà buttato.
Digitale e sicurezza
La transizione che avanza verso il dominio dei pagamenti elettronici naturalmente deve prevedere di proteggere la privacy (e le credenziali) degli utenti. Infatti anche le carte virtuali sono sempre più diffuse fra i consumatori. Tuttavia se anche non vincolano più a un supporto fisico che si può perdere devono essere protette dagli attacchi di phishing.
In effetti chi ancora oppone una leggera resistenza all’uso della carta di credito lo fa per dubbi sulla sicurezza del sistema di pagamento. Sempre più imprese del settore finanziario compresi gli enti bancari però stanno investendo in strumenti di protezione informatica. In più per microtransazioni e acquisti digitali ormai si tratta dell’unica soluzione.