Sono molti i genitori che, nel tentativo di placare bambini troppo attivi o arrabbiati, utilizzano diversi tipi di distrazioni. Fino a pochi anni fa la distrazione più gettonata era probabilmente la televisione, ora invece sembra che abbiano preso il sopravvento tablet e smartphone, utilizzati spesso da tutta la famiglia.
Alcuni scienziati ricercatori stanno cercando di comprendere le possibili interazioni fra l’utilizzo di dispositivi portatili e lo sviluppo e sono arrivati ad alcuni risultati interessanti: nonostante e-book e applicazioni create per favorire l’apprendimento possano essere utili, si è dimostrato come perdano valore nel caso vengano utilizzate con bambini di età inferiore a due anni e mezzo. Inoltre queste applicazioni sono decisamente più utili quando usate insieme ai genitori, e non dai bambini da soli.
Ricerche simili effettuate negli ultimi anni hanno dimostrato che i bambini di età inferiore ai 30 mesi non riescono ad apprendere in modo efficiente da televisione e dispositivi, ma hanno bisogno di interazioni reali con altre persone, adulti e coetanei. Le applicazioni interattive potrebbero rappresentare una categoria a parte per via della passività che caratterizza la TV, ma è comunque in generale dimostrato che i bambini piccoli reagiscono meglio alle interazioni faccia a faccia.
La dottoressa Jenny Radesky lavora alla Boston University School of Medicine, si occupa di studiare lo sviluppo e il comportamento di soggetti in età pediatrica e ha dichiarato: “I dispositivi mobili sono ovunque e i bambini li usano sempre più frequentemente. L’impatto che questi dispositivi hanno sullo sviluppo e sul comportamento dei bambini è, fino a oggi, poco conosciuto; ma è stato dimostrato come un aumento del tempo passato di fronte alla TV possa interferire negativamente con lo sviluppo del linguaggio e delle abilità sociali del bambino. I dispositivi mobile potrebbero avere un ruolo molto simile perché, anche se sono interattivi, spesso si sostituiscono alle interazioni umane”.
La dottoressa Radesky continua spiegando come un utilizzo smodato di smartphone o tablet durante l’infanzia possa interferire con lo sviluppo di empatia, capacità di risolvere problemi e capacità sociali, tutti aspetti che si formano con l’esplorazione, il gioco e l’interazione con gli altri bambini. Inoltre l’utilizzo dei dispositivi spesso sostituisce attività importanti per lo sviluppo sensoriale e motorio del bambino e per lo sviluppo della coordinazione visuo-motoria, aspetti che si sono rivelati importanti per l’apprendimento di materie matematiche e scientifiche.
La dottoressa conclude con un quesito rivolto ai genitori, che tocca un tasto molto importante: “Se i dispositivi mobile diventano il metodo predominante utilizzato per calmare e distrarre i vostri bambini, i piccoli saranno poi in grado di sviluppare un proprio metodo di regolazione?”
Sicuramente è ormai chiaro che la demonizzazione dei videogiochi e dell’utilizzo di computer e console è spesso esagerata ma non bisogna sottovalutare l’importanza, soprattutto per quanto riguarda i bambini più piccoli, delle interazioni fisiche con oggetti e persone. Questo aspetto della vita è fondamentale per lo sviluppo e, inoltre, un bambino troppo piccolo non riuscirà a sfruttare il potenziale di un videogioco o di un’applicazione come potrebbe succedere con un bambino in età scolare o un adolescente.
Inoltre come sottolinea la dottoressa Radesky i genitori dovrebbero riflettere sul fatto che, anche se effettivamente molte applicazioni possono avere un valore educativo, sarebbe sempre meglio evitare di utilizzare i dispositivi portatili per calmare i bambini agitati, per evitare che in futuro possano incontrare difficoltà nella gestione della rabbia o delle emozioni spiacevoli. È importante anche evitare che il tempo passato davanti a uno schermo vada a sostituirsi alle interazioni umane e, di conseguenza, interferisca con lo sviluppo.
Fonte: dailymail