L’organizzazione dei consumatori francesi, UFC Que Choisir ha denunciato Vale per dei problemi riguardanti il contratto di sottoscrizione a Steam.
Secondo l’associazione, Valve non potrebbe impedire agli utenti di rivendere i propri giochi digitali, azione totalmente supportata dalle leggi vigenti in Francia. Ma non finisce qui. Altre accuse riporterebbero la mancanza di responsabilità da parte di Valve nei confronti degli attacchi hacker.
Non si tratta certo della prima associazione che decide di citare la potente Valve, era già successo nel 2013 da parte dei consumatori tedeschi, che però non erano riusciti a ottenere nessuna vittoria.
I problemi sarebbero derivanti principalmente dalle leggi del Lussemburgo, sulle quali è basata la stipulazione del contratto tra Steam/Valve e l’utente. Questo comportamento da parte della società non prenderebbe in considerazione nessun altra diversa norma che invece potrebbe essere presente in altri Paesi.
UFC Que Choisir è inoltre alle prese con altre società, come Microsoft, Sony, Electronic Arts e Blizzard che proprio come Valve impedisco la rivendita di giochi acquistati dagli utenti in forma digitale. Al momento però, tutte sarebbero riuscite a eludere il problema.
Il braccio di ferro tra consumatori e softco prosegue.
Fonte: segmentnext.com
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