Quanto impegno ha investito la Capcom sui vampiri del nuovo Resident Evil Village? Ha risposto Ana, un’esperta di mitologia vampirica.
Ana gestisce il canale Youtube “Ana Psichology” dove condivide le sue competenze in psicologia. Le è stato chiesto di guardare alcuni filmati introduttivi sui vampiri di Resident Evil Village e la dottoressa ha accettato. Ha commentato le creature, osservando attentamente il castello Dumitrescu e le sue abitanti.
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Ana ha apprezzato molto l’ambientazione ricreata dalla Capcom. Secondo lei il castello Demitrescu ricalca perfettamente lo stereotipo dell’abitazione tipica del nobile vampiro. E non solo, secondo lei richiama moltissimo ad alcuni castelli rumeni, tra tutti il castello Peleș. Il nome dell’abitazione, inoltre, è di chiara origine rumena: tutte le parole che terminano per -escu lo sono.
Ana commenta la presentazione di Lady Dumitrescu e le sue figlie dicendo che le ricorda molto una scelta del film Dracula: nella pellicola del 1931, prodotta da Universal Pictures, ci sono tre bellissime donne vampiro che aggrediscono un ospite.
Le donne mostro di RE entrano in scena in un nuvolo di pipistrelli e, afferma Ana, la scelta è piuttosto classica, considerata l’analogia storica tra le due creature. Per lei affascinante, ma biologicamente inesatta, visto che sono i pipistrelli sud americani a nutrirsi di sangue: quelli europei sono quasi sempre vegetariani.
Se per quanto riguarda i pipistrelli Capcom ci ha tenuto a rimanere sul tradizionale, per quanto riguarda la morte dei vampiri, invece, secondo Ana ha deciso di scegliere qualcosa di più originale: non più fiamme e cenere, ma solidificazione in pietra.
Questo e la trasformazione in drago sono particolarità Capcom che hanno molto colpito l’esperta. Spiega, infatti, che per i vampiri è normale trasformarsi in un animale, ma mai in un drago. Eppure, la scelta è particolare e legittima. Spiega che mentre attualmente Dracula significa “figlio del diavolo”, originariamente doveva stare a significare “figlio dei draghi”.
Non tutto però è piaciuto ad Ana. In particolare, non ha apprezzato l’assenza di un accento rumeno nella parlata delle vampire. Secondo lei, l’accento sarebbe affascinante, nostalgico ed evocativo, la sua assenza si fa sentire. Allo stesso modo, ha trovato superflui alcuni poteri in loro possesso, come i lunghissimi artigli alla “Wolverine” e l’esagerata stazza di Lady Demitresco: particolarà, queste, che non esistono nella tradizione vampirica.
Trovate il video completo a cura di IGN in fondo all’articolo.
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