Vecchio videogioco morto nel 2021 risorge nel 2025: picco di giocatori incredibili

Perché su questo vecchio videogioco ormai morto e considerato un flop stellare si sono ammassati migliaia di giocatori per un labile momento?

I videogiochi hanno vite difficili. Il problema principale è che, con la quantità di prodotti nuovi che si ammucchiano, c’è il rischio di diventare obsoleti molto rapidamente. A farne le spese sono spesso i titoli multiplayer, mandati allo sbaraglio con la speranza che diventino best seller.

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Vecchio videogioco morto nel 2021 risorge nel 2025: picco di giocatori incredibili – videogiochi.com

Ma uno di questi prodotti ormai defunti ha avuto uno strano sussulto di vita, con un apparentemente inspiegabile picco di giocatori. Oltre 10.000. E poi è tornato a essere ignorato. Uno strano fenomeno che può voler dire tante cose. Alcune sono però pie illusioni mentre altre ci danno uno spaccato di come, alcune volte, i videogiochi sono tutto fuorché passatempi innocui.

Perché questo vecchio videogioco è tornato a vivere?

Ci è capitato anche molto di recente di vedere developer riportare in vita i propri videogiochi. Uno fra questi Bungie che ha sorprendentemente rilasciato un aggiornamento per il primo capitolo di Destiny. Qualcosa che, per dirla con una battuta che piace tanto agli americani, non avevamo sulla nostra tessera del bingo.

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Perché questo vecchio videogioco è tornato a vivere? – videogiochi.com

Ma i giochi per lo più sono invece destinati a essere dimenticati a meno di non diventare leggende. O essere dimenticati diventando così delle leggende. Tra questi giochi c’è Artifact, un titolo multiplayer sviluppato da Valve con un destino beffardo e picchi di giocatori inutili a riempire anche una saletta parrocchiale. Non sempre puoi produrre Marvel Rivals.

Eppure, a cavallo delle feste di Natale ha visto il numero degli utenti schizzare per un attimo ben oltre i 10.000. Un aggiornamento improvviso? Qualcosa che riguardava Half Life 3 e che è diventato oggetto del tam tam social? Una truffa?

Le possibili spiegazioni di quello che è successo sono tante. Qualcuno speranzoso ha immaginato potesse essere una sorta di segnale riguardante il prossimo atteso gioco di Half Life. Altri, molto più terreni nelle loro idee, hanno immaginato invece che si sia trattato in realtà solo di un esercizio per bot o per account che vengono poi utilizzati per le truffe online.

Purtroppo infatti la piattaforma di Valve ha un problema, come qualunque altra piattaforma, di giocatori finti che provano in ogni modo a estorcere denaro al prossimo. Ma di solito questi account scam risaltano all’occhio subito per il pressoché inesistente numero di ore giocate.

Passare del tempo su un videogioco aiuta, a prescindere da che videogioco sia, ad aumentare il numero delle ore totali e quindi può dare a degli account fasulli una maggior parvenza di legittimità aumentando, di conseguenza, le possibilità che qualcuno finisca preda di una truffa online.

Artifact, per quanto possa essere forse un gioco poco riuscito, di certo non merita di trasformarsi in una palestra per truffatori. La notizia del picco di utenti ha però messo in luce come ci siano in realtà ancora un po’ di giocatori umani legittimi. Se quindi vi fosse venuta la curiosità di vedere com’è Artifact, con la prospettiva che probabilmente troverete pochi ma agguerriti compagni di partita, il consiglio è quello di farci un giro. Non fosse altro in onore dei developer che se ne sono occupati.

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