Velone è un nuovo gioco sviluppato da Zar21 e distribuito da Daedalic Entertainment. Un gioco stranamente intrigante e che promette di farci fare esercizio mentale scoprendo allo stesso tempo cosa significa essere un programmatore.
Nel comunicato stampa che accompagna l’annuncio ufficiale dell’esistenza di questo titolo viene utilizzato un aggettivo che decisamente non si vede tutti i giorni collegato a un videogioco: “meditativo”. Il gioco, in arrivo su PC attraverso le principali piattaforme, quindi Steam, Epic e Gog, prende spunto dal nostro presente, futuro e passato ma, nonostante la profondità dei temi trattati, gli sviluppatori non hanno premuto troppo sull’aspetto dell’ansia.
La dinamica di gioco sembra un po’ ispirata addirittura a Final Fantasy, e appena vi spiegheremo cosa dovete fare capirete il collegamento che abbiamo fatto. Prima di andare avanti vale la pena sottolineare come in realtà lo studio Zar21 nasconda un developer solitario: Eve Nohl. Velone è stato creato in collaborazione con il programmatore Moritz Krohn.
Velone, programmare un pianeta che rinasce
La premessa di questo gioco molto insolito è che vi ritroverete su un pianeta lontano colpito da un meteorite e il vostro compito è quello di riportare in vita i sistemi energetici del pianeta che rischia di morire. La civiltà aliena del pianeta ha bisogno di alcuni macchinari idraulici per poter sopravvivere. Nella costruzione di queste macchine idrauliche occorre trovare la posizione giusta delle pietre Velone.
E proprio il fatto che tutta la meccanica di gioco si basi sul risolvere puzzle inserendo nel giusto ordine e negli giusti slot queste pietre rotonde dai diversi colori ci ha fatto venire in mente il sistema che dentro Final Fantasy VII aveva al centro le sfere di materia che andavano accoppiate in modo da potenziarne l’effetto. Ovviamente qui lo scopo ultimo è diverso.
E l’ispirazione principale, come sottolineato anche dal comunicato stampa, non è però Final Fantasy ma Opus Magnum, un puzzle game open-ended ipnotico. Ma mentre dentro Opus Magnum si trattava di costruire macchine alchemiche qui siamo di fronte alla gestione dell’energia per la sopravvivenza. Il gioco per ora è composto da 40 livelli da portare a termine senza fretta. Quello che dovete fare è infatti costruire la vostra macchina, inserendo le sfere di energia nelle posizioni giuste, e poi osservare il risultato, esattamente come se steste portando a termine un esperimento scientifico o se aveste terminato di scrivere alcune stringhe di codice e ne steste valutando il risultato finale.
Il gioco è stato appena annunciato ed è programmato (non abbiamo resistito alla battuta) per arrivare il prossimo 21 aprile e potete già aggiungerlo alla vostra lista dei desideri su Steam. Cercate solo di non rimanere anche voi ipnotizzati dai movimenti meccanici e insieme fluidi dei macchinari presentati nei trailer.