Dopo aver provato la demo di Venice 2089, abbiamo accumulato una certa, grande, dose di curiosità nei confronti di Safe Place Studio, il giovane team dietro il gioco. E allora, curiosi come scimmiette digitali, abbiamo deciso di fare loro qualche domanda.
Venice 2089 è ancora tecnicamente nel limbo dei videogiochi, manca infatti una data di uscita ufficiale, ma il progetto ci ha incuriosito e poi stregato e allora abbiamo deciso di scambiare quattro chiacchiere con i ragazzi di Safe Place Studio per farci raccontare di Venezia, del riscaldamento globale e di Fez!
Essendo un team nuovo per il grande pubblico, la prima domanda che abbiamo fatto ai ragazzi di SPS è stata di presentarsi.
Parlateci di voi e presentatevi al nostro pubblico!
“Ciao, Lettori di Videogiochi.com, siamo Safe Place Studio, un nuovo team di sviluppo nato da ex studenti al lavoro sul publishing del loro primo progetto, Venice 2089!”
Asciutti e stringati, lineari come lo stile scelto per il loro gioco, un team con le idee davvero chiare. Ma come si sono conosciuti i membri di Safe Place Studio?
Parlateci del percorso di studi che state seguendo o avete seguito e di come avete deciso di studiare per lavorare nei videogiochi.
“Ci siamo conosciuti nelle classi della sede di Padova di Event Horizon School e abbiamo dei passati molto diversi tra loro: alcuni di noi hanno studiato in corsi di laurea o accademie, altri invece hanno iniziato il loro percorso di studi direttamente dopo la maturità, ma quello che abbiamo in comune è una passione per i videogiochi che si è trasformata in passione per il game development. Lavorando in team anno dopo anno, abbiamo stretto relazioni che sono diventate professionali una volta finiti gli studi.”
Esperienze e percorsi di studi diversi che sicuramente aiutano nello sviluppo dei videogiochi. Ma, finite le presentazioni, siamo entrati subito nel vivo con la domanda che facciamo sempre ai developer italiani.
Cosa ne pensate del panorama dei videogiochi in Italia, dal punto di vista di un
giovane studio di developer?
“Sviluppare videogiochi indie è già piuttosto complicato in ogni parte del mondo. Ma in Italia abbiamo qualche difficoltà in più: la carenza di publisher e fondi diretti al settore nel nostro Paese non favorisce la crescita di team di sviluppo, costretti quindi a rivolgersi a investitori esteri. Qualche progresso si sta facendo, ma siamo ancora molto indietro rispetto ad altri paesi europei e internazionali.”
Una piccola luce in fondo al tunnel quindi in un panorama che è notoriamente, e noi ancora ci credete che non abbiamo capito perchè?, quasi ostile al digitale in ogni sua espressione e in particolare nei confronti dei videogiochi, tacciati ancora di essere solo “giochi”. Ma Safe Place Studio è pronto a far ricredere parecchia gente. E, quindi, ora lanciamoci sul piatto forte.
Parliamo ora di Venice 2089. Perché avete scelto Venezia come ambientazione e perché parlare proprio del riscaldamento globale?
“Perché tentare di creare mondi fittizi ispirati a tradizioni e ambientazioni di derivazione straniera, quando in Italia abbiamo così tanta cultura da raccontare e setting invidiati in tutto il mondo? Da questo interrogativo è nata la scelta di ambientare il gioco a Venezia, una città vicina a noi, conosciuta da tutti di cui però manca una rappresentazione tutta italiana. Sapevamo che volevamo trattare di tematiche ambientali: gli effetti del cambiamento climatico si sono già palesati nel presente, soprattutto a Venezia che da sempre convive con le alte maree; ci è sembrata la città perfetta per approfondire in che modo possiamo affrontare le conseguenze del riscaldamento globale.”
Aspettate che smettiamo di applaudire. Il nostro mondo artistico, in ogni settore, si lascia così tanto influenzare dall’estero che dimentichiamo quello che abbiamo e dobbiamo passare per i videogiochi di Studi stranieri per poter apprezzare il nostro patrimonio culturale.
E infatti, quando ci è caduto l’occhio sulla demo è stato proprio il fatto che ci fosse Venezia nel titolo a intrigarci e prima di conoscere la nazionalità di Safe Place Studio abbiamo un po’ scommesso su da dove venisse il team, vittime anche noi di esterofilia. Scoprire che SFP è un team italiano, giovane e con le idee chiare, nonchè indubbiamente bravo in quello che sta facendo ci ha fatto immensamente piacere. E allora, andiamo di domande più tecniche.
Ci è molto piaciuto soprattutto il character design. Parliamo di influenze e ispirazione, quali sono state le fonti, se ci sono state, per il character design e il level design del vostro gioco?
“Nel character design ci siamo rifatti soprattutto allo stile grafico di Night in the Woods e all’espressività di Knights and Bikes, ma tante altre reference hanno ispirato le personalità che abitano Venice 2089. Sapevamo che uno dei nostri punti forti era il 2D, quindi abbiamo dovuto trovare una soluzione per coniugare i personaggi con una città che si presta di più ad essere in tre
dimensioni. È stata proprio Venezia, con la sua peculiare conformazione dei canali, a dirci che dovevamo approcciare i movimenti di camera ‘a la Fez’.”
Se volete vedere nei fatti come questa Venezia in 2D e mezzo funzioni, e funziona, scaricatevi la demo di Venice 2089 dalla sua bella pagina Steam.
Il team di Safe Place Studio è nato, almeno in parte, sui banchi della scuola specializzata in arti digitali e videogame Event Horizon, che è anche partner ufficiale di un programma di promozione di PlayStation. I ragazzi di SPS hanno completato i loro studi lì, ora e quindi la domanda non può che essere una sul futuro dello Studio.
Quali sono i vostri progetti per il futuro? Avete un sogno nel cassetto? Qualche publisher con cui vorreste collaborare?
“Il nostro obiettivo è quello di diventare uno Studio indie vero e proprio, mettendo le basi per qualcosa di stabile qui in Italia. Pubblicare Venice 2089 su Steam è il nostro prossimo step: siamo attualmente alla ricerca di un publisher che ci aiuti a diffondere il nostro prodotto e speriamo che questo progetto sia il trampolino di lancio per tanti altri progetti targati Safe Place Studio.”
Quindi, publisher italiani, fatevi avanti! Noi ci siamo molto divertiti in questa breve chiacchierata con i ragazzi di Safe Place Studio e auguriamo loro di trovare il supporto necessario a sviluppare la loro idea di studio.
A fondo pagina noi vi mettiamo il trailer.
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