Lo storico puzzle digitale Tetris potrebbe avere un effetto terapeutico per i videogiocatori: i dettagli sullo studio condotto.
La storia dei videogiochi è composta anche da Tetris, un puzzle digitale che ancora oggi attira milioni di gamer. Questa volta il gioco è al centro dell’attenzione per il suo possibile effetto terapeutico segnalato da uno studio in particolare. Quanto evidenziato potrebbe aiutare tantissime persone.
Tetris è uno dei videogiochi più venduti al mondo ed è stato anche protagonista di un film di recente uscita. Ora lo storico titolo nato negli anni ’80 può donare dei benefici alla salute mentale di determinate persone. Uno studio ha analizzato proprio questo tema evidenziando dei risultati non affatto scontati.
Il tema della salute mentale si divide in tantissimi aspetti e tutti molto delicati. In questo caso la psicologa britannica Emily Holmes, professoressa all’Istituto Karolinska e all’Università di Uppsala in Svezia, con il suo team ha lavorato ad una ricerca sulla riduzione dei flashback. Nello studio sembra essere stato fondamentale il gioco Tetris.
I flashback sono ricordi intrusivi che emergono a seguito di esperienze traumatiche. La maggior parte delle persone, circa il 70%, hanno vissuto una vicenda del genere che riaffiora solo successivamente. Su questo verte lo studio condotto dalla psicologa Emily Holmes, con l’esperta che si è chiesta se fosse possibile dare un’immagine alternativa su cui concentrarsi dopo aver vissuto un’esperienza traumatica.
Da questa domanda i ricercatori si sono concentrati su una serie di attività visuo-spaziali che hanno condotto alla creazione o manipolazione di immagini nella mente. Un giorno uno studente suggerì di provare con il Tetris dato un gioco composto da colori, dal tema dello spazio e dal fatto di far lavorare la mente per trovare gli incastri giusti.
Il suggerimento è stato accolto e si è iniziato a lavorare su questo gioco prima in laboratorio, con la visione di un film traumatico, e dopo nel mondo reale con persone ricoverate in pronto soccorso dopo un sinistro stradale.
In entrambe le circostante si sono evidenziati molti meno flashback per chi ha giocato a Tetris: il 58% in meno in chi ha visto il film e il 62% nelle persone al pronto soccorso. Dai risultati la psicologa ha definito quanto analizzato come una specie di “vaccino cognitivo“.
Questo importante risultato sta portando ad altri studi in merito agli effetti positivi di Tetris sui flashback. La terapista Morgan Pomells consiglia ai pazienti di ridurre le sensazioni di ansia con questo videogioco.
Quest’ultimo non è utilizzato nelle sedute ma viene suggerito come opzione per i momenti in cui le immagini negative riaffiorano durante il giorno. Insomma gli studi in tal senso vanno avanti e vogliono verificare, oltre il lavoro sui flashback, se il Tetris è efficace per ridurre anche i ricordi intrusivi legati ad altre condizioni.
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