Sono in corso le votazioni per le entrate del 2023 nella World VideoGame Hall of Fame. Sono dodici in titoli in gara quest’anno.
Lo Strong National Museum of Play ha annunciato i dodici giochi pronti a darsi battaglia a suon di voti per entrare nella World VideoGame Hall of Fame in questo 2023. Il premio è stato istituito nel 2015 è da quel momento la lista dei videogiochi entrati in questa speciale classifica si è arricchita con titoli che hanno fatto la storia del mondo virtuale.
Come ormai di consueto accade, gli appassionati potranno scegliere tra un variegata ed eterogeneo numero di giochi. Si va dagli sparatutto a quelli sportivi, fino a quelli arcade e di avventura. Inoltre spaziano in un ampissimo arco temporale, che va lontanissimo Computer Space uscito nel 1971, al più recente The Last of Us che ha fatto la sua apparizione nel 2013.
Proprio quest’ultimo ha ritrovato un enorme successo, con tanti videogiocatori intenzionati a rigiocarlo, grazie alla grandissima riuscita dell’omonima serie tv prodotta da HBO Max che ha come attori protagonisti Pedro Pascal e Bella Ramsey.
Nella lista di quest’anno ci sono anche videogame storici come Quake del 1996 e Wii Sports che ha accompagnò l’uscita della console Nintendo Wii nel 2006. Le votazioni (effettuabili tramite questo link) saranno aperte fino al 22 marzo, ma non decreterà il vincitore bensì i tre titoli che andranno a sfidare gli altri tre migliori presentati dai membri del Comitato consultivo nazionale di selezione.
Tra i giochi che hanno già conquistato un posto in questo speciale elenco ci sono gli storici Super Mario Bros. del 1985 e The Legend of Zelda uscito nell”86, ma anche Final Fantasy VII (1997), Tomb Raider (1996), The Sims (2000) e tanti altri.
Ecco la lista di quelli in gara:
Ma come si ottiene il merito di far parte quantomeno della lista dei videogiochi da poter votare? Bisogna soddisfare quattro criteri messi a punto dallo Strong National Museum of Play. Innanzitutto l’Icon Status, ovvero quanto il titolo viene riconosciuto e ricordato. Poi la Longevità, che decreta se un gioco è stato più che una meteora o una moda passeggera.
Per proseguire poi con la Copertura Geografica che deve dimostrare il successo del videogame oltre i confini internazionali. E infine l’Influenza, ovvero se il titolo ha esercitato un’influenza significativa sulla progettazione e lo sviluppo di altri giochi, su altre forme di intrattenimento o sulla cultura popolare e sulla società in generale.
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