Il doppiatore di Joel di The Last of Us sembra aver fatto davvero infuriare i fan! Ecco il motivo dietro tanto accanimento.
Negli ultimi anni sono stati pochi i titoli all’altezza della serie di: The Lust of Us. Infatti questa saga composta da due titoli è una delle più amate di sempre, riuscendo ad ottenere un enorme successo dalla critica e tra i fan, al punto da vincere moltissimi premi! Tra le varie onorificenze ricevute da The Last od Us Parte 2, possiamo sicuramente ricordare quelle dei Game Awards, in cui ha vinto il titolo di: Gioco più atteso nel 2017 e 6 diversi premi nel 2020 incluso il titolo di gioco dell’anno.
The Last of Us ha segnato un’era nell’intrattenimento videoludico, riuscendo ad alzare nuovamente l’asticella qualitativa e artistica dello sviluppo e produzione di videogiochi. Il merito del successo di questi titoli però, va anche data all’enorme talento recitativo degli attori e doppiatori del gioco, che hanno davvero contribuito all’enfasi e alla credibilità dei personaggi.
E a proposito di doppiatori, sembra che i fan si siano davvero infuriati in merito ad un’affermazione del doppiatore ufficiale di Joel, ecco cos’è successo.
Troy Baker è un attore, cantante e doppiatore americano, che con il suo talento è riuscito a farsi davvero apprezzare non solo nel mondo dei videogiochi, ma anche in altri campi. Sono vari i personaggi che devono la voce al noto doppiatore, tra cui: Pagan Min in Far Cry 4, Revolver Ocelot in Metal Gear Solid V: Phantom Rain, Booker in BioShock Infinite, Higgs in Death Stranding, Sam Drake in Uncharted e Joel in The Last of Us 1 e 2.
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Vedendo questi lavori, si capisce quanto Baker sia bravo in ciò che fa, impersonando sempre personaggi di rilievo nei videogiochi in cui partecipa. Questa volta però ciò che ha fatto indignare i fan non ha molto a che fare con il doppiaggio di videogiochi, bensì con gli NFT.
Nell’ultimo anno si è parlato molto di NFT nei videogiochi, dividendo i giocatori in due diverse fazioni: chi è favorevole all’inserimento di NFT nei videogiochi e chi ne è totalmente contrario. I benefici di questa tecnologia sembrano infatti essere non proprio etici, portando nel mondo dei videogiochi un’altra meccanica odiata come fù per le microtransazioni.
Sto collaborando con @VoiceverseNFT
per esplorare modi in cui insieme potremmo portare nuovi strumenti a nuovi creatori per creare cose nuove e dare a tutti la possibilità di possedere e investire nelle IP che creano. Tutti abbiamo una storia da raccontare. Puoi odiare. Oppure puoi creare. Cosa sarà?
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Questa affermazione da parte di Baker ha fatto davvero infuriare i fan, che vedono negli NFT un altro modo per spillare soldi ai giocatori. Trasformando il mercato videoludico in qualcosa molto lontano dal semplice giocare per divertirsi. Ecco a voi un video che racconta la vicenda:
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