Una decisione davvero molto dura del Governo Italiano, che ha deciso di distruggere tante console e milioni di videogiochi.
Il mondo dei videogiochi è diventato man mano sempre più complesso e articolato, crescendo di anno in anno. Ormai quello che una volta era un mondo di nicchia, fatto per pochissimi appassionati ed esperti, si è trasformato in un mercato enorme, che ha assunto delle dimensioni ciclopiche e che sembra destinato a crescere sempre di più. O almeno questo è quello che raccontano le statistiche e le previsioni degli esperti.
Ecco perché il mondo dei videogiochi si è trasformato e anche nettamente, diventando molto più di un semplice hobby o una passione nota a tutti. Ora si parla di industria videoludica, con tutto quello che significa questo termine. Da una parte le cose sono positive perché i sodi che circolano permettono alle IP più apprezzate di fare cassa e continuare ad esistere, almeno su carta dato che non sempre succede questo.
Dall’altra però proprio come ogni industria ci sono dei meccanismi speciali che ne regolano l’andamento. Acquisizioni sempre più grosse, studi che vengono rivenduti, IP scambiate come figurine, investitori da soddisfare a ogni costo (spesso anche a costo dei videogiochi stessi) e ovviamente anche la tutela di quelli che sono i propri marchi registrati, i propri software, le proprie console.
Console bruciate e videogiochi distrutti
Oltre a quello che sta succedendo attorno ad Enotria, un nuovo e promettente Soulslike nostrano che si spera possa dare inizio a un nuovo filone narrativo e soprattutto portare anche il nostro Paese sulla mappa dei videogiochi di questo genere, un po’ come ha fatto Balck Myth Wukong con la Cina, c’è un’altra questione che riguarda i videogiochi e l’Italia.
Parliamo di quello che può essere definito semplicemente come traffico di videogiochi, che è stato recentemente bloccato proprio sul suolo dell’Italia. Le autorità del nostro Paese hanno addirittura dichiarato che ben 12.000 console contraffatte di Atari 2600, SNES e Sega Genesis, contenenti complessivamente milioni di giochi piratati, sono state sequestrate e saranno distrutte.
Un annuncio davvero durissimo e tristissimo. Da una parte è ovvio che la legge preveda il sequestro e la distruzione delle console contraffatte, che non sono originali e quindi si tratta di un qualcosa di illegale, dall’altra è sempre un dispiacere vedere una console, per quanto falsa, venire distrutta in un inceneritore delle forze dell’ordine.
La polizia ha anche individuato e arrestato nove uomini che lavoravano in questo complesso circolo di console false, accusandoli di commercio internazionale di prodotti contraffatti.