Siete disposti ad acquistare un gioco a prezzo pieno, e anche magari con qualche ritocco all’insù, sapendo che non ci sarà un’edizione fisica? E non nel senso che non ci sarà per il primo periodo di uscita ma nel senso che il suo publisher ha deciso di non produrre (mai) il disco.
Decisamente una mossa che odora di futuro e qualcosa cui toccherà abituarsi ma per ora sembra sempre troppo presto quando i videogiochi decidono di abbandonare il supporto fisico per diventare completamente e puramente digitali un po’ come le app sul telefonino.
Ma qua non stiamo parlando di un’app che costa una manciata di monetine, qua stiamo parlando di un videogioco che verrà venduto a prezzo pieno ma solo come download. E nel tutto, per questo gioco in particolare, non ci sarà neanche nessuna edizione con qualche bonus. Solo il gioco così come è stato sviluppato, aggiornato ma senza fronzoli. Che siamo entrati nel periodo del print on demand anche per i videogiochi?
Nintendo apre la strada ai giochi senza edizione fisica
Non poteva che essere la casa di Super Mario a inventare qualcosa di così telefonato e insieme sconvolgere la community. In accordo con Capcom, infatti, Nintendo ha deciso che il nuovo Monster Hunter Rise uscirà come da programma ma non avrà edizioni particolari né tantomeno ci saranno dischi fisici da spedire.
Il gioco è in arrivo il prossimo 20 gennaio e sarà disponibile sia per le due console PlayStation sia per le tre console Xbox. Ma in questo salto dalla nativa Nintendo Switch alla nuova esperienza con le console Sony e Xbox non ci sarà modo di acquistare neanche un’edizione base da tenere nello scaffale. È un dato di fatto che ormai siano moltissimi i giocatori che acquistano direttamente dagli store la copia digitale del titolo che aspettano da tempo e che giocano senza che passi loro per le mani un disco in una custodia ma finora di quei giochi esisteva comunque la possibilità di andare in un negozio e trovare una versione fisica, anche solo per poter avere qualcosa da guardare.
E invece Nintendo ha deciso di fare un passo verso la smaterializzazione e la digitalizzazione totale della rivendita. Questa decisione ha di certo alcune ripercussioni che andranno prese in considerazione soprattutto nel futuro se, o forse è meglio dire quando, anche altri developer e altri publisher decideranno di andare solo sul digitale. Che ci faremo con i negozi specializzati in videogiochi e accessori se dentro questi negozi specializzati non troveremo più i videogiochi ma solo gli accessori?