Inutile girarci intorno, senza soldi non si va da nessuna parte neanche nel mondo dei videogiochi.
Lo sanno bene quelli del team 1047 che sono alle prese con Splitgate e che hanno dichiarato che purtroppo il gioco al momento è fermo al 25% dello sviluppo. Anche se questo significa che il lancio della versione completa è rimandato a data da destinarsi, c’è comunque la buona notizia che con i 100 milioni di dollari di finanziamenti che il team si è assicurato da diversi investitori ora lo sviluppo può andare avanti e trasformare il team nel prossimo “Riot Games”.
Questo è il parallelo che il CEO di 1047 Games Ian Proulx ha fatto durante una recente intervista in cui ha parlato proprio del fatto che lo sviluppo era fermo a un quarto del percorso. E spiegando il motivo per cui secondo lui tutti ora guardano a Splitgate, cita ripetutamente fortnite.
Splitgate, “Saremo il prossimo Riot Games”
Ian Proulx ha le idee decisamente chiare quando parla di quello che è lo scopo finale di 1047 Games. Il loro punto di riferimento è Riot Games e senza mezzi termini dichiara: “Non c’è bisogno di essere Fortnite domani, ora la questione è soltanto costruire il prossimo Riot Games, il prossimo grande business dei videogiochi”.
Per il CEO di 1047 Games, quindi, Splitgate è l’occasione della vita motivo per cui con i 100 milioni di dollari che si sono assicurati da un pool di investitori vogliono fare le cose per bene. Ad aiutarli a raggranellare questa considerevole somma di fondi è stato sicuramente il modo in cui il loro gioco nella versione beta è stato accolto dai giocatori. Un successo che ha fatto notizia più volte quando per esempio, era agosto, c’era stato un picco talmente alto di utenti contemporanei che la coda per entrare arrivava a 90 minuti.
Eppure, tutti si sono messi in fila e hanno aspettato pazientemente un’ora e mezza per poter giocare. Cosa rende quindi speciale Splitgate? Di nuovo ci rifacciamo alle dichiarazioni di Ian Proulx : “le persone sono cresciute giocando a questi giochi (gli sparatutto ndr), e il motivo per cui il mercato è morto non è perché le persone hanno smesso di amarli. Nessuno ha alzato l’asticella perché non c’è stata grande innovazione, e non c’è stato qualcosa di accessibile alle masse” . Qualcuno potrebbe far notare, e Proulx dimostra di non essere uno sprovveduto, che ci sono degli FPS entusiasmanti per esempio Quake Arena che però “è estremamente complicato da giocare. Nessun dodicenne che gioca a Fortnite ci giocherà. Dobbiamo davvero riempire questo vuoto“.
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Il modello di Splitgate mette insieme combattimento e portali in una sorta di miscuglio tra Halo e Portal. Quello che resta da vedere, quindi, è se i giocatori continueranno a premiare la creatività di 1047 Games anche quando Halo Infinite finalmente uscirà.