Videogioco contro il capitalismo in vendita a 500 milioni: colpa di Bezos

Demagog studio ha annunciato ufficialmente che Golf Club: Wasteland, il gioco di golf apocalittico, probabilmente non sarà più in vendita ai comuni mortali. E a quanto pare è tutta colpa di Jeff Bezos e degli altri miliardari fissati con i razzi.

Videogioco contro il capitalismo in vendita a 500 milioni: colpa di Bezos
Videogioco contro il capitalismo in vendita a 500 milioni: colpa di Bezos (foto: Demagog Studio)

Mettiamo da parte le letture freudiane del motivo per cui alcuni straricchi, tutti maschi tra l’altro, si siano fissati a cercare di costruire il razzo spaziale più grande e cerchiamo di capire l’operazione di marketing che Demagog Studio e Untold Tales hanno messo su per il loro gioco apocalittico di golf.

La spiegazione data dal developer e dal publisher ci ha fatto alzare in piedi e applaudire allo schermo del computer. Si tratta questa probabilmente della provocazione/manovra di marketing più intelligente degli ultimi anni. Leggiamo sul comunicato ufficiale la motivazione per cui anziché vendere moltissime copie a giocatori medi, il fondatore di Demagog Studio abbia deciso di vendere una sola copia a un individuo “schifosamente ricco”.

Lo scopo ultimo, a quanto pare è: trovare i fondi per comprarsi un biglietto per Marte.

Golf Club: Wasteland: satira all’ennesima potenza

Videogioco contro il capitalismo in vendita a 500 milioni: colpa di Bezos
Videogioco contro il capitalismo in vendita a 500 milioni: colpa di Bezos (foto: Demagog Studio)

Igor Simic, il fondatore di Demagog, spiega così la decisione di mettere in vendita un’edizione composta da un unico pezzo del suo gioco per 500 milioni di dollari: “Golf Club: Wasteland è iniziato come satira pura. I super-ricchi che giocano a golf su quello che rimane della civiltà dopo inizialmente essere volati su Marte mentre la Terra si sgretola a causa del consumismo, dei disastri climatici e di una Silicon Valley alimentata dalla sete di denaro. Beh, adesso non rido più. Questi miliardario ossessionati dai razzi come Musk, Bezos e Branson stanno preparando le loro valigie di lusso, quindi è arrivato il momento che anche io mi trovi un biglietto per andare via da questo pianeta condannato”.

Per questo motivo l’edizione a pezzo unico del gioco si chiama “My Ticket Outta Here”. Il prezzo è di circa 500 milioni di dollari e c’è addirittura nel comunicato stampa ufficiale un * che ci dice che le spese di spedizione non sono incluse. Il prezzo, spiega Simic, è stato calcolato a partire dai prezzi visti ultimamente per i biglietti dei voli spaziali privati: il ragionamento è che se sono serviti 28 milioni di dollari per un biglietto per un viaggio di circa 12 minuti, la speranza è che con 500 milioni il developer riesca quantomeno a comprarsi uno di quei posti orrendi vicino alle toilette quando gli ultraricchi abbandoneranno la Terra.

L’operazione di satira estrema portata avanti da Simic e Demagog Studio è veramente completa: il gioco infatti verrà inviato al fortunato possessore copiato su floppy disk: 750 dischi di plastica circa. “Per assicurarmi ulteriormente il valore e l’esclusività del gioco, ho deciso di mettere questa versione unica del titolo completamente su floppy disk. Questo metodo mi permetterà anche di utilizzare una formattazione personalizzata e un processo di copiatura che è talmente inefficiente nell’utilizzo della potenza computazionale, che ci vorranno circa 7 mesi per copiare i dati su un solo disco. Questo mi aiuterà a massimizzare la quantità di danno ambientale che il mio videogioco può fare, dato che ho sentito che anche questo è un aspetto molto importante“.

Su questo punto specifico è intervenuto anche il publisher nella persona di Greg Pauper, marketing intern, che ha così commentato il fatto che la società si adeguerà a livello di impatto ambientale alle scelte del developer: “I floppy disk hanno la capacità di circa 1,44 MB ciascuno, chi comprerà Golf Club: Westland dovrà quindi aspettarsi di ricevere una busta di tela plastica con circa 750 dischetti di plastica dentro. Vedrò se riesco a metterci dentro anche una maglietta”.

Che cosa succederà alle altre copie e versioni del gioco? Queste verranno cancellate, sepolte in una cava in New Mexico oppure riprogrammate in modo da girare su Linux così comunque nessuno potrà giocarci.
E il team? Nel comunicato stampa c’è spazio anche per un non troppo bene identificato membro delle risorse umane che ha “roboticamente” risposto: “dentro Demagog, siamo una famiglia e sentiamo di esserci dentro tutti, comunque vada. Il premio è il lavoro in sé e sapere che abbiamo raggiunto qualcosa di grande, come famiglia. Per favore non portate dentro i sindacati”.

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Comunque andrà a finire e chiunque se lo aggiudicherà, Golf Club: Westland, la storia del golfista solitario che per motivi sconosciuti torna sulla terra per un’ultima partita dopo essere fuggito su Marte, uscirà più o meno il prossimo agosto disponibile su PC, PlayStation 4 , Xbox One e Nintendo Switch.

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